Regia di Woody Allen vedi scheda film
Voi che vi rimbambite di serie TV tutte uguali passerete oltre ma vi segnalo interiors, film del grande Woody Allen che omaggia Bergman (anche qui ci sono tre sorelle in competizione tra loro) e una madre malata (ma non di cancro: Eve interpretata dalla grandissima Geraldine Page). Eve è arredatrice (interiors gioca sul doppio binario di arredamento di interni e interno di un gruppo di famiglia) e massacra le figlie coi suoi consigli. Eve è in evidente crisi e sotto cure psichiatriche Le dinamiche sono micidiali. I soldi pur non essendo quasi mai nomunati sono evidentemente il motore di questa no vita. Le sorelle sono a modo loro delle fallite ma la loro vita è ben oliata dal danaro di papà. Renate e quella delle tre dotata di talento: scrittrice e poetessa di discreto successo nei salotti vuoti deLla borghesia parassitaria americana e la meno peggio ma si accompagni a un ubriacone scrittore fallito. Joey e quella che mi sta più simpatica: Perfetto a carina ma tagliente. La cocca di papà detesta Renate ovviamente. Lei non ha talento e non vuole ammetterlo adattandosi a un lavoro omologato. Feyn la minore è quella che se la cava meglio con se stesso: stellina delle soap opera TV ammette Senza drammi che per le cose serie non la considerano e va bene così. Infine il papà. Un sessantenne molto ricco che si stufa di Eve e la lascia: questo e il detonatore del dramma che precipita rapidamente verso il tragico epilogo con la muta testimonianza dell'oceano in inverno. Film bellissimo come sempre quando allen esce dai binari della commedia (match point crimini e misfatti) e vita sul dramma nichilista. Ambientazione perfetta tra maglioncini di cachemire costosissimi inutili oggetti d'arredamento e pettinature impeccabili. Il declino dell'impero americano Voto 8
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