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6 uomini d'acciaio

Regia di Steve Carver vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 6 uomini d'acciaio

di maso
8 stelle

 

 

 

Steel (1979) picture

 

  

 

Un film da vedere il primo di maggio visto che è la festa dei lavoratori, Steel racconta infatti di una squadra di operai edili prossimi al completamento della seconda di due torri gemelle a Lexington in Kentucky, la location principale del film era la stessa del cantiere che concesse tempo e spazio per gran parte delle riprese di questi uomini chi si arrampicano su travi di acciaio e camminano anche a duecento metri di altezza rischiando di cadere per un soffio di vento.

Il dramma degli incidenti sul lavoro che sono sempre in agguato in questo tipo di attività trasmigra in maniera beffarda da film a realtà e viceversa: proprio nella scena introduttiva in cui vediamo il capomastro Lew Cassidy interpretato da George Kennedy col suo vice affidato ad Art Carney fare la ronda nel piano di lavoro ad oltre cento metri di altezza, aleggia un po' di disorganizzazione e la deadline di fine lavori si avvicina, in seguito ad una esplosione Lew si arrampica per salvare un operaio alle prime armi sotto shock ma nel farlo precipita nel vuoto e muore, per girare questa scena fu ingaggiato uno stuntman specializzato in salti ad altezze estreme, A.J. Bakunas ex detentore del record mondiale che era stato da poco battuto, il 21/9/1979 Bakunas si gettò da una altezza di novantotto metri raggiungendo una velocità di 180 km/h ma al suo impatto con il gigantesco cuscino aerostatico sottostante la tela si strappò di netto e il suo corpo in pratica non fu nemmeno rallentato e Bakunas a causa delle gravissime fratture e lesioni interne morì il giorno dopo, il filmato dell'incidente è facilmente reperibile in rete se volete vederlo, il film gli è stato giustamente dedicato.

 

 

Pinterest

 AJ Bakunas e Lee Majors

 

La perdita di Big Lew è un duro colpo per la ditta e soprattutto per la bella Cass Cassidy che vive nel luminoso volto e il fisico da modella di Jennifer O'Neill che deve e vuole completare il lavoro e non concederlo al rivale in famiglia Eddy Cassidy dai modi spicci e poco incline alla collaborazione.

Cass per completare dieci piani in due settimane ricorre al navigato capomastro virato al camionismo Mike Catton interpretato da Lee Majors al tempo star TV con The six million dollar man e al centro del gossip per il legame con la Charlie's angel Farrah Fawcett, la scena dell'aggancio è una delle mie preferite del film perchè la O'Neil è bella ed imbarazzata di fianco a Majors alla guida del suo camion molto mucho ma anche tenero in un marcato accento e cappello texano, Catton è un po' titubante ed ha anche un motivo valido per declinare l'offerta ma l'amicizia con Big Lew ed una chiara attrazione per Cass gli faranno dire di si.

 

Steel (1979) — The Movie Database (TMDb)

 Lee Majors e Jennifer O'Neill

 

Il film in questo snodo diventa una specie di "I magnifici 7 muratori" con Majors a mo' di Yul Brinner che raduna un manipolo di operai specializzati tutti con volti noti di caratteristi del cinema americano, tra loro spiccano: Richard Lynch che non fa il cattivo per una volta ma è sempre antipatico nel ruolo di Dancer capace di arrampicarsi ad altezze siderali come niente fosse, il navigato stuntman Robert Tissier con la sua inconfondibile testa calva fa un operaio dal cuore d'oro e Terry Kiser che molti si ricordano per il suo ruolo di cadavere in Week end con il morto è un rubacuori con un soprannome che non lascia dubbi sulle sue capacità "Valentino".

Mike formata la squadra inizia l'impresa da portare a termine in tempi ristrettissimi mentre deve fronteggiare anche gli operai rivali agli ordini di Eddy Cassidy, Majors ha più di una sequenza a pugni in faccia con lo scagnozzo affidato al volto spigoloso di R. G. Armstrong ma il film si concentra soprattutto sulla location principale del grattacielo in costruzione sfruttando la sua valenza a doppia mandataa scopo didattico e puramente istruttivo per gli spettatori che possono osservare come si procede nella realizzazione di un palazzo di tale portata e sotto l'aspetto emozionale facendo sudare le mani del pubblico grazie al grande lavoro degli stuntman che passeggiano su una trave larga trenta cm con intorno il vuoto assoluto, la scena del ragazzo aiutante di Lynch che cammina spavaldo sulla struttura con musica ansiogena in sottofondo mette veramente i brividi grazie all'utilizzo ondeggiante di una bodycam e del montaggio.

 

Le Kincaid towers main ocation del film

 

Il film sviluppa anche diverse sotttotrame ma le lascia tutte in sospeso senza concluderle: Valentino continua a cuccare battone e ragazzine nell'arco della storia ma sono riempitivi, ci viene chiaramente mostrato che Mike sta sviluppando una incontrollabile vertigine ed è forse per questo che ha cambiato mestiere ma è un aspetto appena accennato, la più evidente è la crescente attrazione fra Mike e Cass che si ritrovano più di una volta a dialogare al calar del sole ma in definitiva la scintilla non scocca neanche a missione compiuta e Mike si accontenta di aver onorato la memoria di Big Lew terminando il lavoro ma credo che le mancate effusioni fra Majors e la bella Jennifer furono dettate dal suo status di marito d'America con la diva più famosa del momento.

La scena finale con l'aggancio dei cappelli del grattacielo trasportati dagli elicotteri provenienti da Louisville è davvero eccezionale mentre avrei gestito in maniera diversa quella in cui Mike e Cass reclutano il gruista Tank che solleva altissima una latrina cabina con all'interno un suo collega sospeso nel vuoto che lo insulta mentre se la ride con Mike e Cass: visto il preambolo con la morte del padre caduto nel vuoto che ha affranto tutto l'ambiente e con la morte dello stuntman per realizzare la sequenza avrei evitato di usare un tono ridanciano, non capisco come abbiano pensato di fare del sarcasmo sull'argomento visto che Cass stessa ride a crepapelle ma è forse l'unico difetto marchiano di un film singolare, emozionante e ben realizzato nonostante le chiare difficoltà produttive, potevano curare meglio lo script ma la regia di Carver è da applausi e tutto il suo staff lo ha coadiuvato alla grande.

Il titolo del film merita l'ultimo capitolo: nell'area di LA fu distribuito con il nome "Look down and die!" ma visti i tragici fatti sul set fu ribattezzato "Steel" (Acciaio) che è quello più noto ma il film come detto è considerato una specie di I magnifici 7 del lavoro e in alcuni paesi hanno voluto dargli questo tipo di tiolo ma con poca chiarezza su quanti siano in realtà i magnifici operai: da noi sono i sei che Majors recluta uno a uno per cui è diventato "Sei uomini d'acciaio" in Svezia hanno incluso giustamente anche Mike e sono diventati sette mentre in Finlandia hanno preso in considerazione anche l'aiutante di Lynch e son diventati "Otto uomini d'acciaio" anche perchè l'occhiello del poster americano si apre con un inequivocabile 

THE MAGNIFICENT EIGHT.......

 

Steel

 

 

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