Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Torna Benigni nelle sale cinematografiche...e torna il sogno e la magia del cinema.
Ieri sera sono andata a vedere la sua ultima fatica, e dentro di me continuavo a ripetere: < "La Vita è bella" non l'ho mai visto, questo film non c'è mai stato...>Volevo in ogni modo evitare di fare paragoni, come accadde qualche anno fa con "Pinocchio", che a dir la verità, a me è piaciuto moltissimo, ma anch'io, come tanti altri, forse non l'ho saputo apprezzare fino in fondo, perchè nella testa avevo ancora "La vita è bella"...
..ma ieri sera sono stata più brava, e il film me lo sono goduto "a prescindere", come avrebbe detto Totò.
Ho riso, ho pianto, mi sono emozionata, mi sono ri-innamorata della Vita,ho ri-scoperto la follia dell'amore, che ci fa scordare la stupidità della guerra...
Sono tornata a casa con un sogno in più, ma anche con un'illusione in meno...Roberto- Attilio è cresciuto, ma ama la sua Nicoletta come sempre, e mai come in questo film riesce a spiegarci che l'amore ci può guarire dalle brutture della vita, e può fiorire come un fiore nel deserto, anche fra le bombe e le mine anti-uomo. E poi Jean Reno..il poeta Fuad...che torna a casa per essere vicino alla sua gente, perchè l'orrore della guerra è anche il suo orrore...e la sua poesia non riuscirà a salvarlo...
La differenza tra i due caratteri viene messa in luce in una scena tra le più toccanti: un dialogo tra i due poeti, difronte allo spettacolo immenso del cielo di Baghdad, dove l'uno e l'altro con poche battute presentano i due estremi della Vita di fronte all'orrore: Attilio, e la forza del suo sogno, Fuad e la disperazione della disillusione...e su di loro campeggia la statua del dittatore iracheno (a cui sapientemente è stato mozzato il capo, quasi a non voler indicare "quel" dittatore ma ogni "dittatura") circondata da macerie e dalla desolazione di una città bombardata..
Attilio o Fuad: la Vita si può affrontare in questi due modi: o l'incanto amoroso ci sostiene e ci conduce lungo il nostro cammino, e così riusciamo a percorrere anche la strada più accidentata e restare illesi (o quasi), e soprattutto continuando a perpetuare la magia del sogno e della poesia...oppure è tutto vano, e quando la vanità di ogni agire si impone con forza al nostro sguardo disilluso, resta ben poco da fare...Attilio o Fuad...
"Ogni uomo è un abisso, e a guardarci dentro vengono le vertigini" George Büchner
Un grande plauso alle splendide musiche di Piovani, alla indimenticabile performance della "guest star" Tom Waits, e tutta la mia ammirazione per i testi di Benigni e Cerami, ricchi di belle citazioni e doverosi omaggi al mondo della Poesia, quella vera, di Ungaretti, Montale e tanti altri...
Un'ultima cosa....come donna, mi auguro di poter incontrare un giorno un uomo che mi guardi con la stessa espressione che ha Benigni ogni volta che incontra la sua Nicoletta...uno sguarda adorante, che si perde nella bellezza del volto dell'amata...azzeccatissima la citazione di Paolo Conte "Non perderti per niente al mondo lo spettacolo di un uomo innamorato di te"...
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