Regia di Tim Burton vedi scheda film
Un pò con il freno a mano tirato per via del confronto con il capostipite "Willy Wonka", il film di Tim Burton è comunque una gradevole commedia goticheggiante e coloratissima
La consueta genialità di Tim Burton procede un pò con il freno a mano tirato ne "La fabbrica di cioccolato", remake del "Willy Wonka" con l'impareggiabile Gene Wilder. Rispetto al primo film, infatti, emergono comunque gli elementi goticheggianti di tante sue pellicole ma con una libertà interpretativa un pò compressa dal confronto con il capostipite. Ciò non toglie che la pellicola sia in grado di divertire e, a tratti, inquietare come e più di "Willy Wonka", con una carrellata di personaggi grotteschi e caricaturali. Aiutato anche dal digitale, che tra le altre cose moltiplica a dismisura l'attore che impersona i piccoli Oompa-Loompas (lavoranti della fabbrica di cioccolato), Tim Burton inserisce comunque qualche spunto di originalità sia in alcune citazioni cinefile (in primis "Psyco" e "2001:Odissea nello spazio" che nel rendere bene il disincanto del piccolo protagonista principale, interpretato da Freddie Highmore (che già aveva ben esordito sempre accanto a Johnny Depp in "Neverland").
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