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Un uomo chiamato Dakota

Regia di Mario Sabatini vedi scheda film

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La recensione su Un uomo chiamato Dakota

di mm40
1 stelle

Arrivato in un paesino del vecchio west assediato dai banditi, Dakota decide di aiutare lo sceriffo Scott a sgominarli. Ma la lotta è impari, lo sceriffo e i suoi uomini muoiono, cosicché Dakota si mette in testa che a capo dei fuorilegge ci sia in realtà il vicesceriffo John.

 

Vuoi per la trama abbastanza dispersiva, quasi sconclusionata; vuoi per la confezione davvero pessima, che denuncia il progetto poveristico alla base del lavoro; vuoi per la qualità della versione reperibile su YouTube attualmente (agosto 2025), che è realmente infima, è difficile prendere più di tanto sul serio questo film e, conseguentemente, valutarlo. Mario Sabatini è stato un mestierante del ‘genere’, appartenente senza timore di smentita alla serie Z del nostro cinema, e questa è una delle cinque pellicole da lui licenziate fra la metà dei Sessanta e i primi Ottanta. Che non abbia la mano leggera lo si può intuire facilmente anche dalla visione di ciò che si riesce a recuperare oggi sul web: inquadrature sghembe, raccordi approssimativi, dialoghi privi di senso, recitazione ai minimi livelli – in pratica non manca nulla per far fallire il film. Che infatti risulta talmente insulso da assumere un’aura trash, alimentata peraltro dalla quasi omonimia con Un uomo chiamato Dakota Joe, titolo alternativo con il quale è stato distribuito Spara Joe… e così sia!, diretto da Emilio Miraglia e uscito in quello stesso 1972. Tanto poco si sa su Sabatini e sul film che persino Marco Giusti nel suo autorevole Dizionario del western all’italiana glissa rapidamente su trama e vicissitudini sul set per focalizzarsi sulla coprotagonista Tamara Baroni, all’epoca al centro di alcuni scandaletti. A proposito del cast: il buono qui è Anthony Freeman, alias dietro cui si cela Mario Novelli, mentre il cattivo è come di consueto appannaggio di Gordon Mitchell. Curiosamente IMDB, che di solito non sbaglia un colpo, inverte i ruoli affidando la parte di Dakota proprio a Mitchell. 1,5/10.

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