Regia di Woody Allen vedi scheda film
Dopo averne sentito parlare per settimane ad aver letto sperticate lodi mi sono accinto a vedere questa nuova fatica del grande Allen.
Devo dire che chi ha gridato al capolavoro deve essersi perso qualche passaggio del bravissimo artista newyorhcese,tipo la meta' del film CRIMINI E MISFATTI,praticamente lo stesso soggetto svolto pero' in modo migliore.
Non che qui sia voli basso.Tutt'altro,il film e' girato benissimo,la fotografia e' splendida ,la sceneggiatura - nonostante qualche ingenuita' e qualche luogo comunue del genere - ha delle perle rare sia nei dialoghi che nella messa ins cena e gli attori sono molto bravi.
Tutta la prima parte richiama sia nello stile che nei contenuti il cinema europeo d'autore ,che sia Antonioni o Bergman e' indifferente,e ha dei tempi lenti,giusti che non tradiscono il minimo cedimento di tensione,poi nella seconda parte si passa - senza sorprese sinceramente.. - nettamente verso il noir piu' puro,dove Allen da forse il meglio di se,girando una sequenza d'omicid davvero ottima e dove il destino fa la parte piu' importante.
Ci sono molte cose intriganti innquesta pellicola e che meritano di essere citate: il dialogo tra il giovane protagonista ed i due fantasmi - stile teatro greco,che Allen aveva gia' sfruttato in modo ben piu' evidente ne LA DEA DELL'AMORE -,l'iniziale sequenza con la pallina da tennis che rimane sospesa a mezz'aria - e arriva subito Antonioni come fantasma.. -,il ralenty sull'anello della vecchi ahce cade lungo il marcipaiede,la sparatoria e le ultime battute conclusive che smouvono ancor di piu' lo spettatore.
Insomma Allen ci guida attraverso una storia che annichilisce e che non lascia speranze - in questo caso e' strana ed azzardata.. la similitudine con il finale di Arriverdi amore,ciao di Soavi.. - dove chi guarda si immedesima nel cinico Chris,sentendosi in colpa ma sprando,forse in unn futuor simile al suo.Ritratto comuqnue spietato del quieto vivere alto borghese.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta