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Black Ox

Regia di Tetsuichiro Tsuta vedi scheda film

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La recensione su Black Ox

di gaiart
8 stelle

Perché il giapponese 'Black Ox' avrebbe dovuto vincere un premio al 43°TFF? Nessuna delle giurie ha avuto la sensibilità di capirlo, seguendo logiche francamente incomprensibili

 

 

Dove in moltissimi film al 43°TFF viene banalmente reiterata la bieca realtà quotidiana in immagini di violenza, droga, mancanza di empatia, sesso ovunque, guerre e spasmodica ricerca del denaro, discostandosi totalmente dal senso di arte, questo film giapponese 'Black Ox' in Concorso, arriva limpido e vitale come una ventata di aria fresca, generando finalmente bellezza.

 

Il rapporto ancestrale, primitivo tra uomo, natura, coltura della terra, rapporto anche di fatica e frutti con essa, provoca benessere. 

 

Fa davvero riflettere su quanto l'essere umano abbia perso, distrutto e meriti di estinguersi.

 

Forse proprio perché in Giappone la tragedia della Bomba Atomica è conosciuta, vissuta da vicino - tanto che ancora aleggia nelle vite e nella memoria collettiva, oltre che nelle anime del popolo - la loro evoluzione spirituale e ciclica della vita, è di molto superiore e consapevole a quella occidentale.

Recuperare i dettami primari di spirito, uomo, Dio e natura e rimettere in ordine le priorità è un suggerimento profondo di questo elegante, delicato film.

 

Diviso in 10 quadri, tutti in bianco e nero è omaggio a Kurosawa e all'origine anche del cinema stesso. Inoltre è excursus di vita, dato che ne cristallizza le tappe grazie ad una fotografia incisiva e lattiginosa fornendo così l'immersione in paesaggi di neve, nebbia, eruzioni e violenti rovesci di piogge. 

In sostanza è la ciclicità della natura che prevale sull'essere umano che, nella sua arroganza, crede di domarla.

 

Black Ox

Trama

Un uomo faticosamente compie una transizione. Da un'esistenza come cacciatore-raccoglitore in montagna inizia una vita in fattoria. Un giorno incontra un bue. Riesce ad instaurare un rapporto e lo porta a casa sua. Da quel giorno condivide insieme all'animale che diventa il suo compagno e utile strumento di lavoro, una vita fatta di stagioni mutevoli.

 

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