Regia di Nicole Kassell vedi scheda film
Un film indipendente che ha il coraggio di parlare in modo giusto e corretto di un tema scottante e attualissimo. Questo è "The woodsman", la storia di un pedofilo che, dopo essere stato condannato a 12 anni di carcere per molestie a ragazzine dai 9 ai 14 anni (ma lui pensava che ne avessero dai 10 ai 12, mentre a volte mentivano), cerca di riniziare una nuova vita. Così Walter si ritrova a lavorare in un deposito di legname, a non aver più rapporti con la famiglia e soprattutto a vivere in un appartamentino proprio di fronte alla scuola elementare... L'unica che gli presta un po' di attenzione è Vickie, alla quale, col tempo, Walter deciderà di confidare il suo segreto... C'era il grosso rischio di cadere nel banale, nell'esagerazione e nell'enfatizzazione dell'argomento trattato, e invece l'esordiente Kassell affronta l'argomento con un occhio che non guarda solo a poter capire il protagonista o ad incolparlo, ma ne traccia un profilo completo: dopotutto è un uomo che tenta di migliorare, di "guarire", ma è ossessionato dal passato e non solo. Il tutto si svolge in un'adattissima ambientazione gelida e fredda, con ritmo lento e a tratti teso. Kavin Bacon, dopo essere stato dalla parte della giustizia e dopo aver affrontato nello stesso film (il bellissimo "Mystic River" di Eastwood) lo stesso tema, ritorna sui passi della pedofilia, ma questa volta appunto dala parte opposta: e la sua interpretazione è sofferta, dolorosa, bellissima. Voto: 7,5
Non fondamentale.
Dopo aver lavorato in "Catwoman", direi che si è riscattato scegliendo questo film!
A tratti davvero cattivo. Adatto al ruolo.
Una bellissima interpretazione, dovrebbe essere sfruttata di più.
Io adoro Kevin Bacon, l'ho sempre trovato uno degli attori migliori in circolazione; e pensare che è tenuto in così poco conto rispetto alle sue potenzialità...! In ogni caso, ci regala un'interpretazione straordinaria, carica di sofferenza, di tristezza. Un grande.
Esordisce con questo bel film che analizza bene il suo personaggio e non è affatto moralista. Ha a disposizione una bella sceneggiatura, un'ottima ambientazione e ottimi attori.
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