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Six Days in Spring

Regia di Joachim Lafosse vedi scheda film

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La recensione su Six Days in Spring

di pazuzu
7 stelle

 

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2025 - CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA

Dal luogo dove sta lavorando di notte, Sana chiama a casa i due figli: sbrigatevi a fare la doccia che si parte. L'appuntamento è con Jules, che sta a Lione, e che i ragazzi conoscono bene in quanto loro allenatore di calcio; ma il programma cambia in corsa per un imprevisto: l'appartamento in cui dovevano alloggiare per sei giorni non c'è più, occupato dalla sorella di lui; quindi che fare? Lui ha fermato un posto, ma costa un'esagerazione, e lei con due bambini non vuole gravare così tanto sulle sue tasche generose. I ragazzini propongono Gassin: lei prima prova a ignorarli, poi realizza che è l'unica soluzione fattibile, purché rischiosissima. Andiamo, fa lei, ma i nonni non lo devono sapere, e neanche papà.

 

 

Perché lei conserva le chiavi, ma non ha più il permesso di accedere alla casa al mare degli ex suoceri. Costretta a patire - e far sentire ai figli - il declassamento sociale subito con la separazione, Sana, che trasuda dignità e si sbatte per mettere insieme il pranzo con la cena, approccia a questa vacanza di sei giorni in primavera nel terrore di esser scoperta e passare guai: evita di far rumore, utilizza al minimo acqua e elettricità, e se potesse sparirebbe pur di non esser notata dai vicini, che altro non sono ormai che potenziali spie nemiche; e Jules si adegua, consapevole della delicatezza del quadro. I figli, invece, si sentono ancora a casa, e - con i loro dieci anni - i moniti a far silenzio e non fare cavolate proprio non li ascoltano...

 

 

Six jours ce printemps-là nasce dai ricordi d'infanzia del regista Joachim Lafosse, figlio di padre ricco e madre povera, e rimasto con lei una volta respinta dalla famiglia del padre benestante.
Molto del film è nel contrasto tra il senso di pericolo imminente che la madre vive come un macigno pronto a travolgerla, e l'iniziale fisiologica leggerezza dei figli, che in questa ultima vacanza 'rubata' in casa dei nonni avranno modo di elaborare definitivamente la lontananza del padre, ma anche di provare emozioni contrastanti nel vederla con un altro uomo accanto, prima vivendolo come una minaccia, poi apprezzando la felicità che a lei procura.
L'inquietudine e la tensione emotiva della donna, alle prese con un luogo che rappresenta un passato con cui il legame è stato reciso, cozza con l'innocenza e il bisogno di libertà dei suoi ragazzi, chiamati a crescere, a comprendere che quel posto non potrà più essere accogliente, a ridisegnare i contorni e riformulare i contenuti del concetto di famiglia che avevano conosciuto.

 

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