La recensione su En el camino

di alan smithee

6 stelle

VENEZIA 82 - ORIZZONTI - MIGLIOR FILM / QUEER LION 2025

Veneno è in fuga con un bottino di droga estorto a una gang pericolosa. Senza famiglia, abbandonato dal camionista che lo usava per dar sfogo ai propri istinti sessuali, il giovane si rifugia presso un altro autotrasportatore, lungo un percorso desertico e desolato, contrassegnato da qualche sporadica area di servizio.

Questa volta è il turno di Muneco, uomo taciturno, burbero nei modi, sposato con un figlio, sempre perennemente in marcia, anche perché la sua presenza a casa avrebbe come conseguenza la fine del suo matrimonio da tempo in bilico.

Virile ed etero orgoglioso, Muneco tuttavia prova affetto e tenerezza per quel giovane disperato, ed accetta di ospitarlo sul suo camion.

La necessità di un rapporto paterno da una parte, e di coltivare finalmente un ruolo genitoriale da parte del camionista sempre più solo, fa sì che i due leghino molto, anche intimamente, considerato che l'attrazione fisica non è un sentimento che avverte unicamente Veneno nei confronti di quell'uomo che potrebbe davvero anagraficamente essere suo padre.

Victor Prieto Simental, Osvaldo Sanchez Valenzuela

Ma il camionista non sa che il ragazzo è ricercato dai malviventi derubati, e che la spietatezza e la risoluzione di costoro nel trovarlo, non accetta alcun compromesso.

Sesso e sangue saranno la base cruenta di un viaggio improntato a sopravvivere, ma pure a prendersi ognuno le proprie responsabilità.

Osa molto il regista messicano classe 1983 David Pablo, regista del buon La Vida después (2013), anche lui presente a Venezia Orizzonti di quello stesso anno, qui impegnato a presentare il suo quarto film da regista.

Osa attraverso la ripresa di scene di sesso piuttosto esplicite, che non disdegnano di mostrare membri eretti e posizioni che appaiono molto poco simulate.

Ma queste immagini forti, a cui si sommano quelle ben più disturbanti di torture ed amputazioni punitive, si alternano alla intensità di un rapporto padre e figlio che rende migliori entrambi i protagonisti, buttati in pasto e fagocitati da una dilagare di violenza ed illeciti da cui tirarsi fuori appare davvero un'ardua impresa.

Forse un po' frettoloso nel finale, il film si apprezza anche per la bravura dei due attori protagonisti, Victor Prieto Simental (il giovane irrequieto ma consapevole Veneno) e Osvaldo Sanchez Valenzuela (il malinconico, irrisolto e solitario camionista Muneco).

Chiudi

Ti è stata utile questa recensione? Utile per

2 utenti.

chiudi

Per te? Sì