Regia di Gaston Solnicki vedi scheda film
82ma MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2025) - ORIZZONTI
Lucius Ganz (Willem Dafoe) è il direttore dell'Hotel Intercontinental di Vienna, glorioso albergo inaugurato negli anni '60 ma ormai decadente, che un facoltoso argentino dall'improbabile nome di Facundo Ordóñez , sentimentalmente legato alla capitale austriaca fino dalle vacanze familiari della sua infanzia, progetta di acquistare e rinnovare. Il direttore non accetta di rassegnarsi alla vendita del suo regno, che da anni cura con amore e dedizione, ed è orripilato dai piani di ristrutturazione dell'argentino che stravolgerebbero la storica struttura, per cui cerca in ogni modo di impedirla, anche rivolgendosi alle autorità municipali. Il film presenta anche una carrellata della varie figure professionali che collaborano con Ganz alla gestione dell'hotel, dalla sua stessa figlia Lily al cuoco ai barman.
Nel Q&A in Sala Darsena al termine della proiezione, il regista argentino Gastón Solnicki (che interpreta anche l'antagonista Facundo Ordóñez) e il protagonista Willem Dafoe raccontano una lavorazione basata sull'improvvisazione, dove in assenza di una sceneggiatura convenzionale, gli attori (che nei ruoli di supporto non sono dei professionisti) hanno improvvisato sulla base di un soggetto generico e delle location, situate nello stesso Hotel Intercontinental ai cui spazi hanno la produzione ha avuto accesso. Il regista ammette un’ispirazione teatrale a cui rimanda anche il titolo, poiché il souffleur è il suggeritore teatrale, a cui rimanda anche il soufflé che Ganz assaggia per il buffet del ristorante dell’ Intercontinental.
La mancanza di struttura per affidarsi all’improvvisazione costituisce tuttavia a mio parere anche il limite dell'opera, che pur basata su una valida idea di partenza e sostenuta da un protagonista di razza come Dafoe, purtroppo manca di ordine e di coerenza, riducendosi a un collage di scene a cui difetta un solido impianto narrativo.
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