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Donnarumma all'assalto

Regia di Marco Leto vedi scheda film

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La recensione su Donnarumma all'assalto

di mm40
5 stelle

In un grande stabilimento nei pressi di Napoli arriva uno psicologo destinato a selezionare le candidature per le assunzioni in ditta. L'uomo ancora non si rende conto delle difficoltà del suo compito e della varietà umana che si troverà davanti.

 

L’opera più nota di Ottiero Ottieri, sociologo col vezzo della scrittura o viceversa scrittore con la passione per la sociologia, è Donnarumma all’assalto, un romanzo del 1959 piuttosto freddo nei toni, molto analitico, che racconta in prima persona le vicissitudini di uno psicologo alle prese con le innumerevoli candidature per lo stabilimento Olivetti a Pozzuoli. Va subito riconosciuta a Marco Leto una notevole capacità di trasportare quanto mai rispettosamente la pagina scritta nelle immagini della pellicola; questo film, girato per la Rai nel 1972, risulta compatto, ben narrato e godibile per lo spettatore pur senza snaturare eccessivamente il testo di partenza – a scrivere la sceneggiatura è d’altronde intervenuto un tris di firme composto da Bruno Di Geronimo, Ernesto Guida e dal regista stesso. Leto proveniva da un lungo apprendistato durante il quale aveva imparato il mestiere a fianco di professionisti come Franco Rossi, Florestano Vancini e altri ancora; dal 1967 il Nostro passa in prima persona dietro la macchina da presa e comincia a sfornare una serie di titoli televisivi improntati all’impegno storico e civile come La sconfitta di Trotsky (1967) e La rivolta dei decabristi (1970) per citarne solo un paio. È naturale dunque che il suo approccio a un’opera come quella di Ottieri sia funzionale al progetto; certo, la tensione crescente (che deflagra nel finale) è gestita con ogni probabilità in modo un po’ approssimativo, ma d’altronde Leto pare più improntare il suo cinema alle idee che all’azione. Tra gli attori a sua disposizione ci sono Stefano Satta Flores, Magali Noel, Gianni Garko e Milena Vukotic: affatto male. Apprezzabile anche la colonna sonora di Manuel De Sica. 5,5/10.

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