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Come ti muovi, sbagli

Regia di Gianni Di Gregorio vedi scheda film

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La recensione su Come ti muovi, sbagli

di barabbovich
7 stelle

Ormai in pensione, un professore (Di Gregorio) che ha passato da qualche anno la settantina si gode la sua bella casa romana, le chiacchiere al bar con gli amici e la compagnia di una signora (Forte) che gli manifesta un palese trasporto. La sua routine quotidiana viene spezzata dall'arrivo improvviso di nipotini e figlia (Scarano, accigliata come sempre), fuggita dalla Germania dopo il tradimento del marito (Wlaschiha). Il professore sarà così costretto a uscire dalla sua zona di comfort, per adattarsi alla nuova situazione.
C'è tutto il cinema di Gianni Di Gregorio nel sesto film del regista romano: i rapporti familiari (spesso lievemente conflittuali), Roma come sfondo (o l'Italia provinciale come contraltare), il sogno di riscatto personale e la presenza di un microcosmo sociale. Il tutto condito, ancora una volta, con l'impagabile garbo del tocco del regista, che ritaglia per sé la figura di un uomo impacciato, perennemente tentennante, uno che, appunto, come si muove ha paura di sbagliare. Ma dentro questa cornice già nota, Di Gregorio aggiunge il gusto per la variazione minima: il professore borghese, servito e quasi governato da un domestico che lo rimette al suo posto, è una maschera che si rinnova senza mai cambiare davvero. Il film si diverte così a esplorare il paradosso di una normalità continuamente perduta e appena ritrovata, dove la convivenza forzata con figlia e nipoti diventa un piccolo romanzo di formazione tardivo, percorso da un'ironia sottile che non teme la malinconia. In questo universo sospeso, fatto di arancini, bicchieretti e western rivisti in tv, l'umorismo gentile allevia l'amaro dell'esistenza, con pause e dilazioni che ricordano certi tic del teatro di Eduardo. Non tutto è nuovo né sorprendente: rispetto ad altri titoli del regista l'impressione è di un racconto più addomesticato. Eppure, resta il piacere di un cinema che, con disarmante leggerezza, ti riconcilia col mondo.

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