Regia di Audrey Wells vedi scheda film
Certamente non il solito filmetto turistico-sentimentale, principalmente per due motivi: uno che gioca a suo favorre, ed uno contro.
A suo favore c'è il voler dipingere l'Italia come la terra dell'Amore in assoluto, non per niente citando Fellini e vecchi innamorati che ancora rimpiangono i propri mariti o amori defunti o chissà come terminati. (Io stesso vado tuttora ogni anno assai lontano a portare fiori sulla tomba del mio primo amore, anche se poi mi sono ricostruito una vita). E questo ovviamente in contrapposizione all'americana divorziata protagonista del film e agli americani, in genere dall'abbandono facile. (Nel film c'è anche una lesbica incinta abbandonata dalla compagna poco prima del parto).
A suo sfavore c'è il fatto che, per dare evidenza di questa Italia ancor più schematica di "spaghetti e mandolini", si fanno passare più volte gli italiani come un popolo di scemi, come per fortuna non siamo. Di una terra dove le cose le si fanno male o pressappoco, ed i ragazzi romani vanno dietro in tre ad una signora americana piacente forse, ma non proprio giovane. Il paradiso per le divorziate di tutto il mondo.
Insomma, verrebbe voglia di citare regista e produttori per danni, e non di ringraziarlo (come in genere per i film turistici) per la pubblicità che fa al nostro paese e al nostro popolo. Una pubblicità decisamente negativa (mentre quella positiva, che pure approvo pienamente, è solo all'amore a tutti i costi nella nostra vita).
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