Espandi menu
cerca
Elisa

Regia di Leonardo Di Costanzo vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 331
  • Post 223
  • Recensioni 7026
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Elisa

di alan smithee
5 stelle

 

VENEZIA 82 - CONCORSO

Dopo le carceri come sistema di vita di Ariaferma, con Elisa Leonardo Di Costanzo torna in un medesimo ambiente, ma concentrato stavolta a studiare la connessione tra lo stato detentiva e la dinamica, tutta da definire, che ha portato l'individuo ad essere recluso.

Nel particolare, ci troviamo di fronte la storia di una donna di nome Elisa, che sconta una pena dopo un grave fatto ove è stata giudicata responsabile dell'uccisione e tentativo di distruzione di cadavere, ai danni della sorella.

Per non parlare di un simile episodio ripetuto ai danni della madre, fortunatamente non andato a buon fine. Il cruccio di Elisa è quello di non ricordare nulla di come è riuscita a compiere due fatti così innaturali che definire bestialità non porta rispetto per una fauna che, di norma, non arriva a commettere simili devastanti azioni sin contronatura.

Con l'aiuto di un coscienzioso e saggio criminology, Elisa riuscirà finalmente a ritrovare consapevolezza e memoria del suo gesto terribile, cancellato dalla mente come strumento di difesa contro spontanei atti autolesionisti, comprensibili in tali drammatiche circostanze.

Una presa di coscienza che forse potrà mettere la donna in condizione di tentare di ricominciare a vivere con una cognizione di causa che possa tratteggiarle un barlume di futuro.

Più che un film di regia, solo professionale e diligente, senza particolari picchi o guizzi degni di nota, Elisa si può apprezzare per l'ottima prova di Barbara Ronchi nel ruolo di una titubante e smarrita protagonista, coadiuvata da un ispiratissimo e coinvolgente Roschdy Zem, davvero bravo nel tratteggiare i contorni rassicuranti e dettagli pieni di sostanza di un professionista competente perfetto per contribuire a dar sostegno concreto ad un personaggio or si emarginato ed apparentemente destinato ad una esistenza di sola espiazione e tormento interiore.

Valido il cameo drammatico lungo solo un paio di pose per Valeria Golino, e la parte da comprimari riservata al bravo attore transalpino Hyppolite Girardot, in una coproduzione italofrancese che osa privilegiare la lingua francofona, ricorrendo in molte occasioni ad una più coerente e veritiera operazione di doppiaggio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati