Regia di Olivier Assayas vedi scheda film
Tre appassionati di musica ammazzano un negoziante nel tentativo di rubare degli strumenti. Da lì in avanti il loro destino rimarrà segnato. Il regista francese Olivier Assayas, in questo suo primo film, accende la storia con un atto criminoso commesso da persone normali e insospettabili; ma la pellicola, a differenza di quello che si potrebbe pensare, non è incentrata, alla Woody Allen, sui sensi di colpa che i protagonisti porteranno dentro di sé. Il disordine, più che altro, si incentra sulla dispersione dei sogni giovanili, sulla disillusione di chi non raggiunge lo scopo ed è costretto a rinunciare. Un caos generalizzato, senza argine, che travolge questi giovani e che non riguarda solo la loro sfera lavorativa ma anche quella sentimentale, non meno problematica e dolorosa. Una visione fredda e distaccata, condotta con mano che parrebbe già sicura ed esperta, segna l’esordio di un regista interessante e con un proprio stile personale.
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