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The Long Walk

Regia di Francis Lawrence vedi scheda film

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La recensione su The Long Walk

di alan smithee
5 stelle

locandina

The Long Walk (2025): locandina

CINEMA OLTRECONFINE

Non è certo un caso se la trasposizione cinematografica di un noto, omonimo romanzo di Stephen King che ha ispirato questa produzione, venga realizzata da Francis Lawrence, regista della saga fortunatissima di Hunger Games (ben 4 titoli compongono ad oggi la serie, dal 2013 al 2023, ma è in lavorazione il quinto, previsto in uscita nel 2026).

Resta Le dinamiche di base sono le medesime della saga citata: in un'America distopica e governata da un regime totalitario opprimente ed autoritario, ogni anno, cento ragazzi vengono selezionati per partecipare alla "Lunga Marcia" (The Long Walk).

Essa consiste in una vera e propria gara di resistenza mortale, che si snoda attraverso un cammino a piedi tra le strade, spesso secondarie ed interpoderali, di una periferia Usa inquietante e silenziosa, in cui i giovani volontari, tutti maschi, vengono scortati da un generale istrionico ed esaltato che li osserva da un mezzo blindato, e intraprendono un cammino che si esaurisce quando rimane un unico superstite. 

Ad ogni interruzione di passo, o diminuzione di velocità oltre il minimo tollerato, ognuno dei ragazzi viene ripreso, incitato a proseguire, e al terzo richiamo un soldato interviene per eliminare, con fucile puntato alla testa del soggetto rispeeso, nel senso più definitivo del termine, il concorrente che ha interrotto il proprio cammino.

Charlie Plummer, Garrett Wareing, Cooper Hoffman, David Jonsson, Ben Wang, Tut Nyuot, Joshua Odjick

The Long Walk (2025): Charlie Plummer, Garrett Wareing, Cooper Hoffman, David Jonsson, Ben Wang, Tut Nyuot, Joshua Odjick

Cooper Hoffman, David Jonsson

The Long Walk (2025): Cooper Hoffman, David Jonsson

La storia si circoscrive su 5/6 personaggi, per meglio descriverne le dinamiche di ognuno.

Ciascuno di costoro infatti risulterà motivato da proprie ragioni precise, che si rivelano spesso come drammatiche dinamiche personali che li hanno indotti a scommettere il tutto per tutto sacrificandosi a questa sfida letale. La gara prosegue infatti fino a quando non rimane in vita che un unico sopravvissuto. 

Questo vincitore, sebbene esausto e profondamente segnato nel corpo e nella psiche, riceve una ricompensa che, almeno sulla carta, dovrebbe corrispondere al suo massimo desiderio di vita, così tanto agognato. 

Questa dinamica consente agli sceneggiatori di sviscerare diverse personalità e caratteri dei partecipanti: l'impulsivo fiero di sé, il calcolatore che sfianca gli avversari con astuzia, l'orientale bonario che sdrammatizza e soffre in silenzio, il futuro giornalista che prende nota per scrivere un romanzo; ed altri amcora.

E poi ci sono i due protagonisti, Raymond (Cooper Hoffman, apprezzato in Licorice Pizza, di Paul Thomas Anderson, 2021), un ragazzo robusto che partecipa alla sfida in onore del padre, accusato a torto di tradimento ed giustiziato davanti a moglie e figlio proprio ad opera dello, spietato generale a capo della efferato operazione (un ferino Mark Hamil, tornato piuttosto attivo al cinema e per la seconda volta consegutiva impegnato in una trasposizione da King dopo il bellissimo The life of Chuck del 2024). Gli si affianca il nero altruista Peter (David Jonsson, visto di recente in Alien Romolus, 2024).

Mark Hamill

The Long Walk (2025): Mark Hamill

Tut Nyuot, Ben Wang, Jordan Gonzalez, Charlie Plummer, Joshua Odjick, Cooper Hoffman, David Jonsson

The Long Walk (2025): Tut Nyuot, Ben Wang, Jordan Gonzalez, Charlie Plummer, Joshua Odjick, Cooper Hoffman, David Jonsson

I due si incontrano proprio in quel drammatico frangente, e non si abbandonano più fino al truce, e non del tutto scontato finale.

Francis Lawrence dirige con la opulenza di mezzi a disposizione di blockbuster attraverso i quali è abituato ad esprimere la sua arte, e dà vita ad una puntuale rivisitazione della dinanica di sopravvivenza ampiamente sviluppata in Hunger Games, stavolta più concentrato su un'unica, infinita sfida che percorre le strade di una America rassegnata, che non può fare altro che guardare quella mattanza come uno show televisivo pensato come una sadica occasione di bieco intrattenimento.

Il film si fa seguire grazie ad una tensione scientemente calcolata, che non riserva certo sorprese eclatanti, ma sa almeno mantenere desta l'attenzione, scandendo gli eventi con un oculato calcolo narrativo, scaltramente distribuito nel corso della vicenda concepita per mantenere viva la tensione e sviluppare una adeguata costanza di attenzione da parte dello spettatore.

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