Regia di Alex Lutz vedi scheda film
Connemara (2025): locandina
CINEMA OLTRECONFINE / FESTIVAL DI CANNES 78 : CANNES PREMIÈRE
A livello prettamente geografico il termine "Connemara" si riferisce ad un ameno parco nazionale, divenuto area naturale protetta, situato nell'Irlanda occidentale, e caratterizzato da montagne suggestive, distese di torbiere, praterie e boschi.
Al film che riporta in regia il brillante commediante ed attore trasformista Alex Lutz, "Connemara" si inserisce nella colonna sonora sotto forma della canzone omonima del 1981 portata al successo dal cantante francese Michel Sardou.
Di fatto questo risulta, salvo possibili incomprensioni, l'unico apparente collegamento tra titolo e vicenda, che si concentra subito sulla figura di Hélène, una quarantenne che, dopo un esaurimento nervoso, lascia il marito pur amorevole, il lavoro stressante, I figli, e torna a vivere nella sua regione di origine, tra Nancy ed Epinal, lasciandosi alle spalle una metropoli parigina foriera di malesseri e stress non più gestibili.
Connemara (2025): Melanie Thierry, Bastien Bouillon
In quel luogo d'infanzia ed adolescenza pieno di ricordi, la donna ritrova il suo ex compagno del liceo, Christophe, e la storia esplora le nuove vite dei due, i stretti rimandi al passato trascorso in luoghi comuni, le differenze tra chi è rimasto e chi è partito, le classi sociali e i desideri di una seconda possibilità.
È probabilmente in questo contesto che si inserisce la già accennata colonna sonora, con la menzionata celebre canzone di Michel Sardou, che pretende di diventare parte integrante della narrazione, senza invero riuscirci.
Connemara (2025): Melanie Thierry
Connemara (2025): Bastien Bouillon
Poi la storia si rivela un ordinario, un po' scontato racconto d'amore tardivo che riemerge dalla memoria e si innesta su promesse I tentate, ma mai mantenute. Nonostante la funzionale presenza scenica della valida e funzionale, motivata coppia protagonista, che vede impegnati due convinti celebri attori come Melanie Thierry e Bastien Bouillon (quest'ultimo apprezzato di recente a Venezia nel film di Valérie Donzelli, À pied d'oeuvre (2025), Connemara non offre spunti originali né granché interessanti o coinvolgenti, utili a rendere positiva una valutazione di merito sul film.
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