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Decoded

Regia di Sicheng Chen vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Decoded

di alan smithee
6 stelle

locandina

Decoded (2024): locandina

27 FEFF - CONCORSO

Nella Cina degli anni '40, un ragazzo di nome Rong Jingzhen mostra già da bambino delle capacità deduttive che, a quanto egli stesso riesce a capire, trovano conforto nei bizzarri sogni che popolano I suoi sonni.

Alla morte dei genitori, il ragazzo viene accudito da un brillante ed eccentrico dottore austriaco, che cerca di insegnargli ad interpretare i vulcanico sogni che lo assillano, scoprendo altresì Le incredibili capacità matematiche che lo vedono eccellere nellavsomuzionevdi qualsiasi tipo di equazione od enigma. Il ragazzo finirà in adozione ad un agitato lontano parente, e poi discepolo di un brillante docente in matematica americano, docente all'università di Nanchino (interpretato dalla star Usa John Cusack).

scena

Decoded (2024): scena

scena

Decoded (2024): scena

 

Tra le due menti brillanti si instaura un rapporto di collaborazione che pare perfetto, ma l'avanzata comunistavfinisce per dividerli, col professore costretto a tornare da solo negli USA senza il suo allievo, mentre costui viene impiegato dai servizi segreti del partito Comunista, con il compito primario di decifrare I messaggi in codice per il nemico, e sventare così attacchi a sorpresa.

Stando così le cose, i due finiscono per trasformarsi da collaboratori e complici, a nemici al servizio di due parti avverse. E I rispettivi tentativi di decifrare e captare codici nemici, finiranno per ossessione entrambi i geni, portandoli a situazioni personali piuttosto compromesse, in particolare per quanto riguarda il giovane cinese.

scena

Decoded (2024): scena

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Decoded (2024): scena

 

Decoded, girato con abilità tecnica e gran mestiere da Chen Sicheng, al suo primo film derivante da un opera letteraria, potrebbe essere la risposta orientale a film di che coniugano spionaggio e figure storiche impegnate in opere dai risvolti contraddittori, come I recenti Oppenheimer e The Imitation Game, ma la vera carta vincente del film, si ritrova nei momenti, visivamente magnifici se non mozzafiato, in cui la storia si occupa della raffigurazione dei sogni/incubi del giovane protagonista. La rappresentazione altamente onirica degli stessi, tra sabbie purpureee in spiagge da sogno ove si arenano mastodontici mammiferi marini esamini, o le scatole cinesi di un universo tutto trappole e trabocchetti, si rivelano le chicche di un film altrimenti a rischio di risultare ingessato e teorico, che invece scorre bene nonostante la sua lunghezza di oltre due ore e mezza.

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