Espandi menu
cerca
Weapons

Regia di Zach Cregger vedi scheda film

Recensioni

L'autore

diomede917

diomede917

Iscritto dal 20 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 10
  • Post -
  • Recensioni 587
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Weapons

di diomede917
7 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: WEAPONS

Fin dalle prime immagini, quando la voce di una bambina fuori campo ci anticipa che quella che vedremo è una storia vera accaduta due anni prima e che gli “Adulti” della sua città l’hanno tenuta nascosta per non dimostrare le loro colpe, il pensiero è volato verso un’altra storia vera a sua volta ispirata a una storia falsa ossia l’inizio del nostro Favolacce che vedeva protagonisti i bambini di una classe dell’elementari che a un certo punto della notte decisero di suicidarsi.

In Weapons questi bambini spariscono nel nulla, precisamente alle 2:17 di notte, scappando di casa con una corsa aggressiva a braccia aperte come quella di Kim Phuc Phan la bambina che scappava dalle bombe al napalm durante la guerra in Vietnam.

A un mese dalla sparizione tutti si chiedono la natura di questo gesto, dove sono finiti e perché solo il solitario e taciturno Alex si stato l’unico bambino andato a scuola il giorno successivo.

Il Regista Zach Cregger, che è anche lo sceneggiatore del film, si prende tutto il suo tempo prima di arrivare all’esplosione horrorifica finale. Nei 128 minuti prende il preambolo iniziale e lo scompone in tanti piccoli pezzi quanti sono i protagonisti principali della storia creando un meccanismo che ricorda un Rashomon della paura, molti altri ci hanno visto il Magnolia di Anderson ma in effetti se non fosse una script originale potrebbe sembrare uscito dalla penna del miglior Stephen King che ha sempre narrato le difficoltà dei piccoli di rapportarsi al mondo degli adulti diventando oggetti sacrificali del Male sotto ogni forma possibile.

E così abbiamo la Maestra Justine, passato da alcolista alle spalle ma che fa capolino nel presente, considerata da tutti la Strega ideale; Archer un padre che non accetta questa realtà e che sta perdendo il lume della ragione senza il suo adorato figlio; Paul poliziotto genero del capo della polizia e amante occasionale della maestra; Andrew preside omosessuale che cerca in tutti i modi di trovare un equilibrio dentro la comunità, James tossico vagabondo che scopre la verità e cerca di monetizzare e infine Alex bambino innamorato dei suoi genitori che momentaneamente viene affidato alla Zia Gladys.

Ogni personaggio è una storia che si concatena all’altra che ci distrae dal vero motivo per cui il film si chiama Weapons, “Armi”. La paura di morire e le psicosi collettive che stanno caratterizzando il Governo Trump ci trasformano in Armi Letali disposte a compiere i delitti più improbabili anche contro le persone che amiamo.

La vera abilità di Zach Cregger è stata quella di fermarsi giusto in tempo, una volta capito l’arcano, prima di mandare in vacca un horror che ti mette paura per quello che siamo, una sorta di specchio deformante.

Weapons esplode in un finale cattivissimo che solo in apparenza ci concilia dietro un falso happy end. Rispetto a Presence e Bring Her Back, Weapons risente un po’ troppo il suo essere Mainstrem ma onestamente ad avercene di film belli e robusti come questo.

Un plauso a tutto il cast dalla maestrina Julia Garner al rude papà Josh Brolin, ma è nel rapporto tra Cary Christopher e Amy Madigan (Alex e Zia Gladys) che si gioca tutto il pathos di questa Fiaba Nera fatta di streghe e apprendisti stregoni che racconta questa nuova America violenta.

Voto 7,5

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati