1944. Ai confini occidentali dell'Unione Sovietica, la Seconda guerra mondiale è già finita anche se la vita pacifica non è ancora ricominciata. La zona pullula di soldati provenienti dalla vicina Vologda, in attesa di essere trasportati a casa. I dipinti della chiesa raffigurano eroi. All'improvviso compaiono i tedeschi. Sono pochi e il giovane soldato Andrey Komarov intravede la possibilità di eliminarli da solo.
Tra le casupole in rovina e incendiate di un piccolo villaggio russo, si consuma una di quelle stupide tragedie che di solito accadono a guerra finita, quando gli animi sono innervati dalla violenza, subita e inferta, e dall'odio.
Opera prima di Nikita Mihalkov (e saggio di fine scuola di regia), è una breve pellicola che già mostra il suo talento, e questo per svariati motivi: l'accurata scelta delle inquadrature e della posizione della macchina, l'aver voluto un argomento fuori dagli schemi, e un'apparente povertà, innervata però da molti stimoli e sottintesi.
La trama è semplice,… leggi tutto
Opera prima di Nikita Mihalkov (e saggio di fine scuola di regia), è una breve pellicola che già mostra il suo talento, e questo per svariati motivi: l'accurata scelta delle inquadrature e della posizione della macchina, l'aver voluto un argomento fuori dagli schemi, e un'apparente povertà, innervata però da molti stimoli e sottintesi.
La trama è semplice,…
Alla fine della seconda guerra mondiale ("ma quando non è ancora iniziata la pace", ci avverte la didascalia iniziale), nei pressi del fronte occidentale russo, probabilmente in Ucraina, si vede un soldato ferito a una gamba che si trascina dietro una pesante cassa di legno lungo un sentiero di campagna. Giunto presso una chiesa sconsacrata, dove riposa un commilitone ferito, scopriamo…
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Tra le casupole in rovina e incendiate di un piccolo villaggio russo, si consuma una di quelle stupide tragedie che di solito accadono a guerra finita, quando gli animi sono innervati dalla violenza, subita e inferta, e dall'odio.
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