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L'ultimo turno

Regia di Petra Biondina Volpe vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ultimo turno

di claudio1959
8 stelle

Magnifica prova della protagonista Leonie Benesch/Floria Lind reduce da “La sala professori”, che carica di tensione il suo personaggio, con magnifici piani sequenza. Nel film precedente un’insegnante qui una infermiera.

Leonie Benesch

L'ultimo turno (2025): Leonie Benesch

Leonie Benesch

L'ultimo turno (2025): Leonie Benesch

Leonie Benesch, Doris Schefer

L'ultimo turno (2025): Leonie Benesch, Doris Schefer

Leonie Benesch

L'ultimo turno (2025): Leonie Benesch

Leonie Benesch, Margherita Schoch

L'ultimo turno (2025): Leonie Benesch, Margherita Schoch

locandina

L'ultimo turno (2025): locandina

L'Ultimo Turno Svizzera/Germania 2025 la trama: Floria Lind è’una giovane infermiera di un ospedale di un cantone della Svizzera tedesca, si trova da sola insieme ad una collega a gestire tutto un reparto. Stanca, commette un errore molto grave. La recensione: Sceneggiatura di Petra Volpe Prodotto da Reto Schaerli, Lukas Hobi Casa di produzione Zodiac Pictures, MMC Zodiac, SRF, SRG SSR Distribuzione in Italia BiM Distribuzione Fotografia di Judith Kaufmann Montaggio di Hansjörg Weißbrich Musiche di Emilie Levienaise-Farrouch Scenografia di Beatrice Schultz. Magnifica prova della protagonista Leonie Benesch/Floria Lind che carica di tensione il suo personaggio, con magnifici piani sequenza che inchiodano lo spettatore alla poltrona del cinema Anteo-City Life dove ho visionato la pellicola oggi. Un film molto crudo e “dinamico” presentato alla Berlinale di Berlino, molto abile la regista svizzera Petra Volpe a dirigere il film non solo come un documentario d’autore, ma a tratti sembra un thriller. Leonie Benesch/Floria Lind affronta la professione in modo totalizzante e con una dedizione encomiabile. Il film è girato molto bene, ha ritmo e sostanza, ci parla della situazione critica del sistema ospedaliero in Svizzera nazione ricca e all’avanguardia eppure nella sanità carente, con un numero sempre minore di infermieri disponibili negli ospedali e a disposizione dei pazienti, ma in ogni caso la lente d’ingrandimento su questa problematica è mondiale, in società sempre più anziane e con le malattie in drammatica crescita e si sa il diritto alla salute deve essere uguale per tutti. La regista ha ricostruito sulla scena le vere dinamiche ospedaliere, con il tempo che corre veloce da un paziente all’altro. Leonie Benesch mi ha commosso interamente e ha infarcito la sua prestazione scenica in modo umano, con anche momenti di leggerezza capaci di spezzare la tensione. Il film non è retorico e il montaggio finale accompagnato dalla splendida Hope There's Someone canzone di ANOHNI and the Johnsons del 2005, ci lascia dolcemente leggeri, convinti di aver assistito a un film interpretato magnificamente da Leonie Besch fresca reduce da un’altra prova enorme e impattante come “La sala professori” ben diretto da ilker Catak che ha regalato a questa giovane attrice tedesca il primissimo ruolo di grande protagonista, quello dell’insegnante fedele ai suoi ideali, che deve combattere con un sottosistema scolastico in una società che ha tradito da molto i suoi ideali. Interpreti e personaggi Leonie Benesch: Floria Lind Sonja Riesen: Bea Schmid Selma Jamal Aldin: Amelie Afshar Alireza Bayram: Jan Sharif Ali Kanda?: Nabil Bilgin Aline Beetschen: Evelyn Bühler Jasmin Mattei: Claudia Bach Urs Bihler: sig. Leu Jürg Plüss: sig. Severin Nicole Bachmann: dott. Strobel Doris Schefer: Pascale Schneider Margherita Schoch: sig.ra Kuhn Lale Yava?: sig.ra Morina Pema Shitsetsang: dottoressa p.s. la regista tedesca ha diretto anche l’interessante “Contro l'ordine divino” (Die göttliche Ordnung) (2017).

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