Regia di Petra Biondina Volpe vedi scheda film
Gli angeli esistono. E non si vedono! Li scopriamo solo quando siamo in estreme difficoltà. Come una legge del contrappasso, solo quando abbiamo davvero bisogno di loro li percepiamo e, i peggiori di noi, nemmeno sul punto di morte.
Gli angeli esistono. E non si vedono!
Li scopriamo solo quando siamo in estreme difficoltà. Come una legge del contrappasso, solo quando abbiamo davvero bisogno di loro, li percepiamo e, i peggiori di noi, nemmeno sul punto di morte.
Questa potente storia dell' Ultimo turno, in ospedale appunto, vi colpirà allo stomaco mettendo giustamente in luce coloro che silenziosamente rinunciano al sè, ai social, allo shopping alle banalità quotidiane per dedicarsi anima e corpo, spesso perdendo anche famiglia e legami privati come il tempo per i figli, mogli o mariti solo per la dedizione e la salvezza del prossimo malato o in fin di vita.
Piccoli silenzi. Grandi dipendenze. Attaccamento a piccoli gesti nella solitudine della malattia. Di questo si racconta in Ultimo turno. Della routine quotidiana del dolore, della somministrazione di antibiotici, morfina e 'veleni' per sopportare il male che solo anime forti come infermieri e medici, sanno elargire con costanza, equilibrio e grande stress, spesso causa per loro di mental burnout assidui.
L'ultimo turno è infatti quello in ospedale.
Quello fatto da angelici infermieri che, si calcola nel 2030 mancheranno per 130.000 unità, rendendo la sanità un problema ancora più grave di quanto già non lo sia adesso. Tra visite dopo anni di attesa, mancanza di strutture efficienti, di personale medico ed infermieristico e costi inevitabilmente sempre più alti, siamo al collasso. Nessuno infatti vuole più fare con stipendi così sottopagati tanti sacrifici, rinunciando alla propria di vita per la salvezza degli altri.
Perfetta è Leoni Benesch nel ruolo programmato, efficace, dalla grande consapevolezza corporea e presenza scenica; come un attore infatti un infermiere lavora e calibra anche molto sul proprio corpo, che esegue preordinato tanti piccoli movimenti calcolati, reiterati dall esecuzione mirata.
Con lei anche ben diretti, in un'ottima interazione fatta di velocità efficacia e ascolto: Sonja Riesen, Alireza Bayram, Selma Aldin, Urs Bihler, Margherita Schoch, Urbain Guiguemdé, Elisabeth Rolli, Jürg Plüss, Lale Yavas.
La sinossi
Floria è una brava e scrupolosa infermiera. Essa lavora con passione e professionalità nel reparto di chirurgia di un ospedale. Ogni suo movimento è perfetto. È sempre in ascolto di tutti i pazienti. Anche nella velocità e in situazioni stressanti si rende sempre disponibile, facendo fronte a ogni emergenza. Ma nella cruda realtà della sua routine quotidiana, in un reparto sovraffollato e a corto di personale, spesso le situazioni sono imprevedibili. Floria si prende cura, fra tanti altri, di una giovane madre gravemente malata e di un anziano signore che attende con apprensione la sua diagnosi. Via via che la notte avanza, il suo lavoro assume sempre più i contorni di una corsa contro il tempo.
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