Espandi menu
cerca
Le assaggiatrici

Regia di Silvio Soldini vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 30
  • Post -
  • Recensioni 1559
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Le assaggiatrici

di axe
6 stelle

1943. Rosa Sauer, giunge da Berlino in una località rurale della Prussia. Essendo temporaneamente sola, poichè il marito Gregor è in guerra ed i genitori sono morti, la donna intende vivere insieme ai suoceri. Inaspettatamente, è rintracciata da uomini delle SS e trasportata insieme ad altre donne, in una installazione militare. Le viene forzosamente assegnata la mansionse di "assaggiatrice"; lei e le compagne sono costrette a mangiare le pietanze destinate ad Adolf Hitler, il quale ha stabilito nei pressi il suo quartier generale, con lo scopo di dimostrare che i cibi non siano avvelenati. Nonostante alcune incomprensioni iniziali e le distanze sociali, caratteriali e di età, le donne solidarizzano tra loro. In un clima di crescente terrore ed intimidazione nascono fragili equilibri, i quali hanno breve durata; mese dopo mese, infatti, l'Armata Rossa guadagna terreno. Coproduzione italo-svizzero-belga, "Le Assaggiatrici" è un dramma d'ambientazione bellica diretto da Silvio Soldini. Il soggetto è tratto da un romanzo di Rossella Postorino, a sua volta ispirata dai racconti di Margot Wolk, testimone della vicenda, la quale fu resa nota solo nel 2012, quando la donna era novantacinquennte. Margot, nella ricostruziione su pellicola, è Rosa (Elisa Schlott), una borghese tedesca prigioniera, come altre compagne di sventura, in un fosco contesto bellico. Sfumate le prospettive di vittoria, il regime nazista amplifica la propria ferocia anche nei confronti dei cittadini tedeschi. Alcune donne sono rastrellate per far da "cavia"; passano le giornate in caserma o nei dintorni di essa, costrette a mangiare sotto minaccia delle armi il cibo destinato ad Hitler. La tensione lentamente scende; tra le "assagiatrici" nasce un legame di solidarietà. La protagonista diviene, inoltre, amante di Ziegler (Max Riemett), ufficiale SS responsabile delle attività delle donne, con un passato di uccisore di ebrei; un rapporto effimero, reso possibile dalla solitudine dei due ma instabile a causa dei diversi ideali, storie, prospettive. La vicenda prende una piega ancor più drammatica dopo l'attentato ad Hitler, verificatosi il 20 luglio 1944. Si scatena la caccia ai traditori; le "assaggiatrici" sono costrette a passare molti giorni consecutivi da recluse. Un'amica stretta di Rosa, Elfriede, rivela alla protagonista di essere un'ebrea e di usare una falsa identità. Nel caos che anticipa l'arrivo dei sovietici, Ziegler, innamorato di Rosa, pur essendo stato respinto, fa del suo meglio per metterla in salvo. Contemporaneamente, uccide a sangue freddo Elfriede. Anni di violenza non hanno completamente pietrificato il cuore dell'ufficiale nazista; ma l'ideologia malata del quale è imbevuto ne ha compromesso la capacità di giudizio. L'assassinio della donna ebrea non cambia le sorti della guerra; Elfriede è l'ennesima vittima di un odio cieco ed irrazionale. Le ambientazioni non hanno molta varietà e la fotografia è scura. Prevalgono colori spenti. Il ritmo del film è lento; la vicenda è molto semplice. Buona parte del film descrive le interazioni tra le "assaggiatrici", le guardie, il cuochi, il personale dell'installazione militare. A tratti la tensione è palpabile; in alcuni momenti, l'atmosfera è più rilassata. Le "assaggiatrici" sono testimoni involontarie di grandi eventi storici. il cibo è il "trait d'union" tra esse, comuni cittadine, e la persona di Hitler; si discute dei suoi gusti, delle sue abitudini alimentari, del suo essere vegetariano e perchè. Ideologie, prospettive, massimi sistemi non sono oggetto di conversazione ... forse perchè, in quel contesto, hanno del tutto perso importanza. La narrazione è dimessa, le scenografie un pochino povere. Tuttavia, il film è di gradevole visione. Un'opera di discreto valore, sia per la rievocazione di una vicenda poco nota del tempo di guerra, sia per la ricostruzione di dinamiche relazionali tra esseri umani coinvolti più o meno involontariamente in una situazione, nel quadro del più vasto contesto bellico, che mette a dura prova la loro resilienza.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati