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Il maestro

Regia di Andrea Di Stefano vedi scheda film

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La recensione su Il maestro

di alan smithee
6 stelle

locandina

Il maestro (2025): locandina

AL CINEMA / FESTIVAL DI VENEZIA 82 : FUORI CONCORSO "

-Che faceva Vilas prima delle finali?

-Andava in discoteca... "

 

Difesa o attacco?

La tattica è quasi tutto nello sport, e specialmente nel tennis, essa trova una sua precisa referenza.

Azzeccare quella giusta significa avere ottime possibilità di andare avanti.

Ma sono il carattere e la fermezza, l'autocontrollo e la determinazione i segnali distintivi di un campione, oltre al naturale talento che o si possiede, o non si possiede.

E poi un conto è distinguersi nei tornei regionali giovanili, seguendo, come avviene qui, le meticolose istruzioni con tornate di grafici e formule escogitate da un padre ingegnere della comunicazione che intravede nel figlio tredicenne una possibilità concreta di riscatto sociale ed economico; un altra cosa è andare avanti e vincere i tornei nazionali, in cui non è più sufficiente stare in difesa e vincere grazie agli errori dell'avversario.

Pierfrancesco Favino

Il maestro (2025): Pierfrancesco Favino

Tiziano Menichelli

Il maestro (2025): Tiziano Menichelli

L'ottimo regista, un tempo anche affascinante e carismatico attore Andrea Di Stefano dirige, con la abilità che ormai gli si riconosce ad ogni nuova fatica che lo vede impegnato dietro le riprese, un disincantato, piacevole, dolceamaro ed aggraziato affresco dell'Italia negli anni ottanta, che si celebra attraverso un viaggio nel Belpaese, tra campi da tennis in rigorosa terra rossa e le stazioni balneari di una estate baciata dalla colonna sonora irresistibile ed ora nostalgica frutto del talento di cantanti come Alberto Camerini, Drupi, Giuni Russo, Raf, fino alla celebre Cuccuruccucu di Battiato.

Scopo del viaggio che unisce un ragazzino obbediente e riflessivo, ed un ex promessa del tennis distruttosi con una vita di eccessi e sconsideratezza, è la ricerca di una illusoria conferma che trasformi in campione un ragazzino probabilmente più dotato di buona volontà, dedizione ed obbedienza, che di vero talento.

locandina

Il maestro (2025): locandina

Lo segue, laddove il padre matematico comprende di non poter fare molto altro per il proprio figlio, un ex tennista talentuoso, lui si, ma anche particolarmente attratto sin da giovane, da velleità pericolosamente autodistruttive.

E se il tragitto segnerà più che altro consapevolezze di reciproche delusioni o conferme di fallimenti, da quella insolita coppia maestro/allievo così sui generis, ne uscirà un confronto generazionale che farà bene ad entrambi i perdenti.

Sceneggiato con cura dal medesimo Di Stefano assieme a Ludovica Rampoldi, Il maestro, presentato con successo Fuori Concorso al Festival di Venezia 82, funziona non solo tecnicamente, ma grazie anche alle ottime performances degli interpreti coinvolti.

Pierfrancesco Favino impersona l'ex tennista Raul Gatti in modo strepitoso, con una verve che alterna temperamento da sbruffone e marpione a momenti di malinconia con pianto.

Pierfrancesco Favino

Il maestro (2025): Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino, Valentina Bellè

Il maestro (2025): Pierfrancesco Favino, Valentina Bellè

Caratteristiche cangianti ed anacronistico in grado di trasformare il suo Gatti in un grande personaggio, perfetto per il temperamento del bravo attore romano, perfettamente a suo agio nella parte, e molto affiatato al regista, con cui girò anche il precedente, ottimo noir L'ultima notte di Amore (2022).

Ma non meno azzeccate risultano le prestazioni del giovane Tiziano Menichelli, già apprezzato in Denti da squalo (2023), nel ruolo di Felice, nome anacronistico di un ragazzino coscienzioso ed ubbidiente che antepone la riflessione all'azione fine a se stessa, e il contegno pudico ad una ilarità che gli si addirebbe anagraficamente con perfetta coerenza. Merita menzione anche Giovanni Ludeno, mto bravo nel ruolo del padre ingegnere che trasforma il tennis in un insieme di formule riassunte in uno slabbrato ma prezioso taccuino manoscritto.

Giovanni Ludeno, Tiziano Menichelli

Il maestro (2025): Giovanni Ludeno, Tiziano Menichelli

Completa il cast azzeccato la brava Valentina Bellé, una indimenticata Edwige Fenech nei panni di una nobildonna turlupinata dal pavido ex tennista, ma in definitiva persona di cuore che sa perdonare o almeno passar oltre gli sgarri subiti, Paolo Briguglia e Roberto Zibetti, ottimi anche in due ruoli di contorno.

La curiosa e parzialmente consueta frase che precede i titoli, e recita "Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è puramente casuale..... vero papà..." fa nascere nello spettatore la supposizione che la vicenda narrata nel film possa essere, almeno parzialmente, ispirata a fatti di famiglia inerenti il regista.

Circostanza che, nell'eventualità, renderebbe ancora più empatico ed appassionante il film.

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