Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Bruno sta crescendo da solo Emma, 16 anni, finché la madre Terry torna a farsi viva. La donna è stata qualche anno in comunità psichiatrica e ha l’opportunità finalmente di uscirne se trova una casa che la ospiti per un mese, durante il quale potrà dimostrare di essersi socialmente riabilitata. Naturalmente Terry pensa subito a Bruno, che non ne vuole assolutamente sapere; ma a Emma l’idea non dispiace…
L’ennesimo instant-remake di un cinema italiano sempre più asfittico: 30 noches con mi ex è l’originale spagnolo (regia di Adrian Suar, 2022), mentre 30 notti con il mio ex è la scopiazzatura nostrana, affidata tre anni più tardi alla pur impeccabile regia di Guido Chiesa. E “pur impeccabile” è la maniera in cui andrebbero presentate anche le interpretazioni di Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti, impiegati nei due ruoli centrali, tenendo però sempre presente che il mestiere e la cura non sono sufficienti da soli a confezionare un film piacevole e divertente. Inevitabile sottolinearlo di fronte a una pellicola che ben poco ha da dire, puntando principalmente sull’intrattenimento, per quanto intelligente: la maniera superficiale in cui viene trattato il disagio psichiatrico toglie in automatico al film, infatti, una discreta fetta di credibilità, collocandolo per l’appunto nella sezione ‘commedie brillanti’ (quanto realmente la presente commedia brilli, poi, spetta al singolo spettatore rilevarlo). Messe le cose in questo modo si possono tranquillamente perdonare certi momenti inverosimili o certi dialoghi implausibili. Nel cast ci sono anche Anna Bonaiuto, Claudio Colica e l’esordiente Gloria Harvey. Sui titoli di testa la sceneggiatura è accreditata a Chiesa e a Nicoletta Micheli, mentre il soggetto risulta firmato da Lara Prando e Michele Abatantuono; solamente sui titoli di coda viene specificato che il film è “tratto da” 30 noches con mi ex, scritto da Javier Gross – l’adattamento sarà pure stato impegnativo, ma il titolo è stato semplicemente tradotto così com’era. E, francamente, visto che la storia è narrata dal punto di vista di Bruno, risulta bizzarra la scelta de “il mio ex” a favore de “la mia ex”. 3/10.
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