Regia di Matt Shakman vedi scheda film
I Fantastici 4 contro Galactus, il Divoratore di Mondi. Chissà gli stronzi che farà in bagno...!
I FANTASTICI QUATTRO – GLI INIZI.
E siamo al 37esimo film dell’MCU, al secondo reboot sui Fantastici Quattro creati nel ’61 da Stan Lee e Jack Kirby (omaggiato con una sua massima nei titoli di coda) e al primo film della Fase 6. E le domande nascono spontanee: 1) È un film promosso? È migliore dei film diretti da Tim Story e Josh Trank? È un buon inizio di fase? E le risposte sarebbero positive, ma andiamo con ordine…
I Fantastici 4: Gli Inizi (2025): Pedro Pascal, Joseph Quinn, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach
Terra-828, I Fantastici Quattro Reed Richards/Mr. Fantastic, Sue Storm/La Donna Invisibile, Johnny Storm/La Torcia Umana e Ben Grimm/La Cosa, dopo quattro anni dalla loro missione nello spazio con l’incidente coi raggi cosmici che hanno donato a loro dei superpoteri e aver affrontato varie minacce (tra i quali il Fantasma Rosso e l’Uomo Talpa), sono diventati gli eroi più amati e seguiti dell’intero pianeta. Mentre vivono tutti insieme nell’attico di un grattacielo come una famiglia Sue e Richard annunciano di aspettare un bambino con tanto di clamore e gioia dei loro fan. Pochi mesi dopo arriva all’improvviso dallo spazio Silver Surfer, un alieno argentato volante di fattezze femminili su di una tavola da surf, e davanti ai Fantastici 4 e in mondovisione annuncia l’arrivo di Galactus il Divoratore di mondi e che presto distruggerà l’intero pianeta per nutrirsene. Vista l’imminente minaccia i quattro eroi decidono di viaggiare tramite navicella nello spazio e di recarsi verso Galactus tramite le coordinate e i segnali lasciati da Silver Surfer per fermarli o almeno convincerli a risparmiare il loro pianeta. Le cose non andranno proprio come previsto e i Fantastici 4 saranno costretti a tornare sulla Terra ad escogitare un piano per fermare questa minaccia cosmica.
I Fantastici 4: Gli Inizi (2025): Julia Garner
Iniziamo col dire che finalmente vediamo un film se stante (che non sia di James Gunn) dove non serve aver visto altri film e serie precedenti per comprenderlo. E questo è già un pregio. Questo grazie all’universo 828 dove veniamo catapultati in una New York retro futuristica con tecnologie avanzate (soprattutto dei Fantastici 4) e non, ma con stili, costumi e usanze degli anni ’60, tanto da abbracciare l’atmosfera fumettosa di Jack Kirby. Perciò il contesto è ben delineato e riesce ad essere coerente con quello che vediamo a schermo. La regia di Matt Shakman è di mestiere con una discreta mano che spicca bene specialmente nelle scene d’azione, ma anche in quelle dialogate ed emotive. Una buona fotografia un po’ più accesa negli azzurri sulla Terra e sgargiante nello spazio. Un montaggio alternato all’inizio per descrivere gli eventi passati, bello scorrevole nel centro, ma forse troppo accelerato nell’ultimo atto. Le musiche di Michael Giacchino sono ottime, soprattutto nel tema principale, anche se a volte invasive. Buoni gli effetti speciali anche se a volte la cgi su uno specifico personaggio mostra delle plasticosità. Le interpretazioni degli attori sono nella media, la migliore è Vanessa Kirby seguita da Julia Garner. Il tono è comunque leggero, divertito e il film riesce ad intrattenere con scene d’azioni spettacolari, alcune tematiche adottate come la famiglia, la presa di coscienza e la cooperazione umana.
I Fantastici 4: Gli Inizi (2025): Joseph Quinn, Vanessa Kirby
I difetti non sarebbero poi tanto gravi o grossi, ma si nota che il film non osa praticamente mai, persino la trama presenta dei risvolti troppo telefonati e banali. Per cominciare i personaggi degni di nota sono in totale sette, ma in media nessuno di loro va’ veramente in profondità. Ci provano a malapena Sue Storm, Johnny e Silver Surfer a tirare fuori qualcosa di interessante da raccontare e per alcuni istanti ci riescono anche, ma appunto nel terzo atto vanno troppo di fretta per svilupparlo. Reed combatte poco, è più ponderante, ma anche dalla performance di Pedro Pascal non riesce ad avere forza, in più il suo piano per contrastare Galactus è sì convincente, ma un po’ troppo buttato lì. La Cosa è sì roccioso ed emotivo, è sì forte, è sì simpatico, è sì un buon pilota, ma anche lui ha una sottotrama poco sviluppata. Per lo più come gruppo ad una certa non sembra collaborare più di tanto. Galactus ha un suo obiettivo e propone un intreccio narrativo neanche male, ma alla fine non riesce ad essere veramente temibile, ma soltanto un grosso ed imponente kaiju. Senza contare che nel combattimento finale gli equilibri delle forze tra supereroi e supercattivo tra azioni, reazioni e coerenza finiscono per non tornare più di tanto terminando poi col classico aiuto provvidenziale all’ultimo non proprio affrontato bene in precedenza.
In breve, un cinecomic promosso, sufficiente, simpatico e con un contenuto decisamente meno brillante rispetto alla confezione. Per ora, come per Thunderbolts, con la Marvel si sta’ in una situazione di stallo sperando che nei progetti futuri si vedrà pendere il piatto della bilancia sulla qualità vera e propria.
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