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Ammazzare stanca

Regia di Daniele Vicari vedi scheda film

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La recensione su Ammazzare stanca

di diomede917
7 stelle

DIOMEDE VEDE E...LE CRITICHE DI DIOMEDE 917: AMMAZZARE STANZA AUTOBIOGRAFIA DI UN ASSASSINO. Con Ammazzare Stanca, Daniele Vicari prende in prestito l'autobiografia di un assassino della 'Ndrangheta in crisi di coscienza personale per raccontare un periodo storico contrassegnato da scontri sociali, politici ma soprattutto generazionali. A Differenza dell'Henry Hill di Quei Bravi Ragazzi, l'Antonio Zagari di Ammazzare Stanca ha una repulsione della sua vita da gangster decisa e segnata da suo padre Giacomo. La vista del sangue sui suoi vestiti ma soprattutto sul suo corpo provocano in lui una serie di conati di vomito come fosse intollerante alla violenza e alla ndrangheta. La vera forza del film è di aver raccontato la contestazione giovanile nelle piazze e degli operai nelle fabbriche tipiche dell'Italia anni '70 attraverso gli occhi e i sogni di un ragazzo nato e vissuto nel Varesotto la cultura patriarcale calabrese. Un patriarcato 1.0 che relega la donna ai margini come spettatrice passiva mentre i figli maschi subiscono la violenza sia fisica ma soprattutto psicologica di padri padroni che non accettano il conflitto generazionale segnato anche dalla mentalità lombarda presente nei propri figli. In questo racconto soprattutto di ribellione familiare, Daniele Vicari azzecca soprattutto il protagonista. Gabriel Montesi si dimostra prontissimo a fare il grande salto tenendo sulle sue spalle e sui suoi baffi i tormenti di Antonio Zagari dopo essere stato comprimario di lusso in Favolacce, Dostoevskij e Io sono l'abisso. Selene Caramazza identifica il ruolo di donna forte e femminista che cerca di spronare il marito killer sanguinario ma contemporaneamente uomo fragile che piange in carcere e timidamente prova a impedire il battesimo della "Santa" del propro figlio ad opera di padre despota interpretato da un Vinicio Marchioni più che "Freddo", Freddissimo. Ammazzare Stanca rappresenta quel bel cinema italiano medio che Daniele Vicari sa dirigere alla perfezione e che delizia lo spettatore in 130 minuti intensi Voto 7,5

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