Regia di Marco Spagnoli vedi scheda film
La vita e le opere di Pino Daniele, raccontato da chi lo ha conosciuto bene e ha condiviso con lui momenti indimenticabili sul palco e al di fuori di esso.
2015-2025: dieci anni esatti sono passati dalla prematura, improvvisa scomparsa di Pino Daniele e questo documentario giunge proprio in tempo per tale anniversario a ricordarne la figura artistica e umana, grazie alla partecipazione di una nutrita schiera di amici e colleghi del musicista. Documentarista attivo da oltre un quindicennio, Marco Spagnoli si è distinto per lavori principalmente riguardanti il cinema italiano: da Montaldo alla Loren, da Fellini a Troisi il regista ha saputo trattare con cura una bella lista di ‘mostri sacri’; ecco una ragione in più per spiegare perché desti molto interesse il suo approccio con Daniele in questa opera. Nulla di particolarmente originale, si capisce, nella formula: qualche sequenza live, qualche immagine d’archivio e soprattutto tante interviste realizzate appositamente per questo lavoro con – tra gli altri – Enzo Avitabile, James Senese, Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino, Tullio De Piscopo e ancora Carlo Massarini e Gino Castaldo, ma anche con il barbiere Vincenzo Affinita. Naturalmente a fare la differenza sono le parole degli intervistati, i loro emozionanti ed emozionati annedoti e il montaggio (Jacopo Reale) snello adottato per il lavoro. Non possono mancare, chiaramente, ripetuti accenni alla lunga amicizia che legò Pino Daniele e Massimo Troisi. Cento minuti circa di durata, soggetto e sceneggiatura di Stefano Senardi e del regista. 6/10.
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