Regia di Ivano De Matteo vedi scheda film
Pietro e Sofia, padre cinquantenne e figlia adolescente, sono molto uniti dopo aver perso la moglie dell’uno e madre dell’altra. Qualche anno più tardi Pietro inizia una relazione con Chiara, la donna che si occupava della madre terminale di Sofia, che non accetta in alcun modo la cosa. La ragazzina arriva così a compiere un gesto destinato a sconvolgere tutto e tutti.
Difficilmente Ivano De Matteo tradisce le buone aspettative riposte su un suo film – e non lo fa neppure in questa occasione, naturalmente. Regista e sceneggiatore che da sempre combina uno sguardo forte sulla società contemporanea e un approccio verista che scende in profondità nella costruzione dei personaggi, anche per Una figlia il Nostro si occupa sia della regia che della sceneggiatura, per quest’ultima insieme a Valentina Ferlan, partendo dal romanzo Qualunque cosa accada. di Ciro Noja. Una figlia è una pellicola senza dubbio intensa e dagli snodi narrativi piuttosto poderosi e drastici, eppure la storia non risulta mai forzata o pretestuosa; è chiaro che l’obiettivo di De Matteo è quello di raccontare la distanza intergenerazionale incolmabile tra genitore e figlio, ma nel corso dei cento minuti dell’opera gli argomenti non mancano affatto e sono tutti di simile spessore. Se i figli hanno tutto il diritto di sbagliare (e possibilmente imparare dai loro errori), i genitori hanno sempre il dovere di sostenere i figli, anche nell’errore, anche quando quell’errore è rivolto proprio contro i genitori: non è un discorso facile, ma neppure il film lo è. Stefano Accorsi è un protagonista qui un po’ tentennante, così come non è impeccabile Ginevra Francesconi; le altre due interpreti principali del lavoro sono Michela Cescon e la cantante/attrice Thony. Se una cosa è sicura, comunque, è che Una figlia è tutto sommato un film coraggioso per il cinema italiano del 2025. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta