Regia di Roberto Andò vedi scheda film
L'impresa dei Mille vista attraverso gli occhi del colonnello Orsini, ex ufficiale dell'esercito borbonico e stretto collaboratore di Garibaldi, e di due siciliani male in arnese pronti a tutto... pur di non combattere.
Con questa pellicola il palermitano Roberto Andò prosegue idealmente il discorso cominciato tre anni prima ne La stranezza (2022): i titoli, due sostantivi secchi e metaforicamente allusivi ciascuno al cuore della rispettiva opera; l'ambientazione – una Sicilia del passato abbastanza recente, in odore di Storia; il tris di protagonisti (i medesimi: Toni Servillo e la coppia comica formata da Salvatore Ficarra & Valentino Picone) sono tutti elementi di continuità tra i due lungometraggi. Una svolta interessante, a conti fatti, perché mescola argomenti di importante spessore storico e culturale (là erano le vicende private di Luigi Pirandello, qui quelle eroiche e meno eroiche dei Mille garibaldini) con una formula narrativa che prevede altresì momenti di intrattenimento e di svago puro, ovviamente affidati ai sempre affiatatissimi Ficarra & Picone. Le loro dolci-amare divagazioni al di fuori del percorso 'ufficiale' della trama storica sono godibili tanto quanto il Vincenzo Orsini rigorosamente interpretato da Servillo; nel cast compaiono inoltre i nomi di Tommaso Ragno, Pascal Greggory, Giulia Lazzarini, Aurora Quattrocchi, Leonardo Maltese e Giulia Andò, figlia del regista. A voler essere impietosi, probabilmente due ore e un quarto circa di lunghezza non erano necessarie per il lavoro, comunque sufficientemente scorrevole; il finale ironico rimane a ogni modo apprezzabile. Sceneggiatura: Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudiosa. 5,5/10.
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