Regia di Mohammad Rasoulof vedi scheda film
Straordinaria dissertazione sulla società iraniana moderna, che seppure gravato da quasi tre ore di visione, riesce a commuovere e a stordire, tanta è la forza di questa visione, di questo Cinema. Anche alla luce della terribile realtà di questi giorni, la visione de "Il Seme Del Fico Sacro" è necessaria. In una Teheran in fiamme per la rivolta dei giovani e, soprattutto, delle giovani universitarie, avvenute fra il 2021 e il 2022, alla ricerca finalmente di una libertà personale e civile da un regime dispotico e terribile, (soppresse nel sangue e nelle esecuzioni capitali), il regista ci porta dentro un'agiata famiglia iraniana, moglie, marito e due figlie adolescenti, che subirà ben più di un contraccolpo dalle rivolte in atto. Dominata da un uomo di regime, "di Dio", giudice istruttore della Rivoluzione e in quanto tale, scribacchino finale delle sentenze di morte, la famiglia si sgretola lentamente ma inesorabilmente, fra la voglia di libertà delle ragazzine e la figura di una madre/moglie, divisa fra i doveri coniugali (prepotentemente patriarcali) e l'amore per le figlie. Proprio questa straordinaria figura femminile, domina il racconto, almeno nella prima parte. La scomparsa della pistola d'ordinanza del marito, farà precipitare la situazione, in un dramma psicotico ma sempre politico, con quel finale indimenticabile. Un film durissimo ma lineare e facilmente seguibile, netto, nella sua politicizzazione, e giusto, tremendamente giusto. All netto dell'orrore dei missili, della guerra attuale, della morte e della distruzione, di un mondo sempre più in fiamme, che l'Iran venga liberato dai questi fanatici, sarebbe cosa necessaria. Film difficilmente dimenticabile.
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