Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Le Origini di questo film “Chicago” risalgono addirittura al 1926 con la nascita di uno spettacolo teatrale dal titolo “The brave little woman”; un successo che portò, appena un anno dopo, alla trasposizione cinematografica di un film muto. Successivamente, nel 1942, un altro film interpretato da Ginger Rogers arrivò di nuovo sugli schermi.
Ma il vero successo giunse nel 1975 quando Bob Fosse portò il musical “Chicago” direttamente sui palcoscenici di Broadway, riscuotendo negli anni e in tutto il mondo un fenomenale successo con innumerevoli rappresentazioni degne solo del celeberrimo “Cats”. Ed è quindi su questa scia che la casa di produzione Miramax ne ha subito acquistato i diritti in cerca di un regista capace di portare al cinema una piece teatrale di tale spessore. Una lunga ricerca che ha trovato in Rob Marshall un successo quasi inaspettato visto e considerato che, per quanto fosse un famosissimo regista teatrale, questo è in assoluto il suo esordio nel mondo del cinema.
“Chicago” è infatti una film musical perfetto e curato nei minimi particolari che non potrà far altro che appassionare tutti gli spettatori, anche quelli che sino ad oggi hanno sempre odiato qualsiasi tipo di musical, un genere certamente che non ha mai riscosso grande successo ma che trova in “Chicago” una completa rivincita forse dai tempi del leggendario “Grease”.
Le bellissime musiche si alternano alle scene dialogate con una tale disinvoltura da lasciare lo spettatore addirittura estasiato, il tutto grazie anche a un ritmo frenetico e noir che pervado l’intera durata della pellicola, passando da momenti brillanti, musicali e danzanti ad altri più ricercati e profondi; accompagnati sempre da una regia, un montaggio e fotografia perennemente presenti e curatissimi. Non per altro, infatti, “Chicago” è candidato a ben 13 premi Oscar, uno tra i quali per la raffinatissima sceneggiatura ad opera del già premio Oscar Bill Condon, regista e scrittore del film cult “Demoni e Dei”.
Altre nominations sono andate anche ai tre attori principali: Renée Zellweger nei panni dell’ambiziosa Roxie, Catherine Zeta-Jones in quelli della bella e famosa Velma, e Richard gere nel fenomenale personaggio dell’avvocato. Tutti e tre pronti a ballare e cantare come nessuno sicuramente si sarebbe mai aspettato. Da ricordare forse prima tra tutte anche l’insolita interpretazione di John C. Reilly nei panni dello sfortunato marito di Roxie.
Insomma, è difficile parlare di “Chicago” senza fare un abbondante uso dei superlativi. Un film fiverso finalmente, che non racconterà nulla di nuovo è vero, ma che sa come innalzarsi tra la folla come poche opere hanno fatto e soprattutto con un genere così poco commerciale quale è quello del musical. Altro non si può dire, infine, se non di essere già impazienti per ciò che in futuro la troup di “Chicago” e specialmente il regista Rob Marshall sapranno riservarci nel loro prossimo ed attesissimo lavoro.
Un autentico gioiello.
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