Regia di Michael Almereyda vedi scheda film
Davvero poco riuscito è difficile da seguire -e ancora meno da empatizzare- fino alla fine, nonostante l'interessante cast, e un sapore estetico ottantiano sempre attraente, la buona fotografia di Renato Berta ecc.
Ma come sempre Almereyda si disperde costantemente in divagazioni da cinema d'autore europeo, o ancora peggio da manifesto di un certo cinema indipendente americano con tutti i suoi vezzi, e stilemi, oltre che i marchi tematici di personaggi disfunzionali, famiglie pazzoidi tra cui il patriarca miliardario della città di Cleveland e maniaco del minigolf, Harry Dean Stanton.
Peccato perché magari alcuni personaggi totalmente fuori di testa potevano offrire lo spunto sperato, per impaginare ben altre sequenze e situazioni che quelle di una specie di Wes Anderson familiare e stravagante con qualche anno di anticipo, un tipo di cinema del quale non si poteva "fortunatamente" sentire troppo la mancanza, nel 1989, ma che oggi potrebbe essere trasformato in di un qualche culto.
Soprattutto è il titolo a ingannare, aspettando la sequenza del tornado che deve arrivare ma poi non arriva mai, innanzitutto come danni fatti. Si tratta infatti solo di una dimenticata commedia in cerca dell'insolito e molto anni '80 ma sul loro finire, imperniata su di un'eccentrica famiglia di lunatici. Vorrebbe essere bizzarra in modo pervasivo ma è soltanto troppo lenta, non offre sorrisi e neanche un inaspettato pathos, se si rimane vederla fino al termine. Certamente non un granché, "Twister" quasi ostenta le sue carenze narrative e la sua generale irriverenza (il "twister" del titolo del film è come detto ben poco pertinente alla vicenda). Tuttavia, ci sono delle interpretazioni che avrebbero meritato un'altra cornice (il sempre folle Crispin Glover è un personaggio davvero parecchio stravagante), e un cameo abbastanza riuscito di William Burroughs che presenta una delle battute più strane dell'intero film ("Jim è stato preso a calci in testa da un cavallo a febbraio. È andato in giro a uccidere cavalli per un po'. Poi ha mangiato l'interno di un orologio ed è morto").
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