Regia di Claudio Perone, Luigi Latini de Marchi vedi scheda film
Babette è una giovane molto, molto disinibita che lavora in una stazione di servizio e ha una sfrenata passione per gli uomini: non passa praticamente cliente maschile senza accoppiarsi con la ragazza. Ma anche le clienti femminili faticano a non cedere al suo fascino.
Diciamo che in questo caso, pur perfettamente consapevoli di stare girando una pellicola pornografica, gli autori non hanno lesinato gli sforzi nel tentativo di costruire un briciolo di trama, di personaggi e di situazioni dal tono prettamente comico. Il che non salva certo la pellicola dal disastro, ma racconta quantomeno la volontà di Luigi Latini De Marchi e Claudio Perone – che figurano come registi, secondo l’autorevole sito IMDB – di confezionare un lavoro se non altro divertente, dotato di un’anima non troppo seriosa e soprattutto non esclusivamente finalizzato alle sequenze hardcore. Che, a ogni modo, occupano la stragrande maggioranza del film, togliendo qualsiasi dubbio sull’eventuale esistenza di una versione alternative dell’opera priva di accoppiamenti: una pellicola siffatta durerebbe infatti una manciata di minuti e basta. Nei quali però c’è qualche trovata degna di nota, tra il surreale e il demenziale (l’incontro con il prete, ma prima ancora quello con l’arabo Mustafà, ovviamente padrone di pozzi petroliferi). La versione reperibile in rete ad agosto 2025 è di discreta qualità audio e video, ma purtroppo è priva dei primissimi minuti e pertanto anche dei titoli di testa; ciò impedisce di risalire alle firme effettive di regia e sceneggiatura, ma come problema non è poi così grave, date le circostanze. Brigitte Verbecq – nota nell’ambiente delle luci rosse anche come Melody Bird – è la protagonista assoluta del lavoro, attorno alla quale viene sostanzialmente costruito. 1/10.
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