Regia di Eugenio Ercolani vedi scheda film
Interessante documentario intervista dal tono amaro e volutamente malinconico di bilanci e vita vissuta, passata, del mio amico di tanti anni fa Ercolani, nipote di Giulio Petroni, ad uno sciccosissimo, comunicativo e accattivante Luc Merenda, di ritorno a vivere a Roma dopo tanti anni.
Non si capisce soltanto lo spazio un po' esagerato sul finale a Neri Parenti per "I Pompieri" nella sua bellissima dimora(tanto che a un certo punto sembra qualcosa su Parenti e non su Merenda), e perchè non dare alcuno spazio tra gli altri, ad un film così importante per l'investimento che ci aveva messo Merenda con il suo fallimento commerciale, e nell'aver determinato la scelta di espatriare nella natia Francia, alla morte del cinema italiano negli anni '80.
Mi riferisco naturalmente ad "Action" di Tinto Brass, ma bella la parte sugli stunt con Massimo Vanni e Ottaviano Dell'acqua di fronte ad una Cadillac Seville bianca Anni' 80(macchina loro?), e in visita ad un deposito di auto storiche della Polizia e dei CC utilizzate nel cinema e tv, come 2000 spider Giulietta e Alfa 1900, e in particolare il re-incontro tra Merenda e Daniele Massi al bar Bartali dopo tanti anni, e il siparietto sul Dodge SUV nero del primo("che non sarà una Giulietta, però" , con il finestrino posteriore rotto e tenuto su da due cacciavite fissati con il nastro adesivo. [...]
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