Regia di Jan Sverák vedi scheda film
DARK BLUE WORLD
Ennesimo film bellico e nuovamente riflettori puntati sulle tragiche vicende della II Guerra Mondiale: ma a dirigere "Dark Blue World" è un regista europeo, il cecoslovacco Jan Sverak Premio Oscar nel 1996 per "Kolya", e quindi garanzia di un progetto che prese le distanze dalle baracconate ipertecnologiche hollywoodiane predilige storie e contenuti più veritieri e più vicini alla nostra sensibilità. E' vero che la storia dei due piloti cecoslovacchi Franta Slama (Ondrej Vetchy) e del suo giovane allievo Karel Vojtisek (Krystof Hadek) che, fuggiti dalla loro terra occupata dai nazisti, fuggiranno in Inghilterra e si arruoleranno nella RAF per poi innamorarsi della stessa donna, Susan (Tara Fitzgerald), sembra già il rifacimento di un "classico" copione visto altre volte sullo schermo (l'ultima donna a causare problemi a due piloti in tempo di Guerra l'abbiamo vista in "Pearl Harbor"). Ma "Dark blue wor ld" (titolo di una vecchia canzone ceca) va oltre raccontando come questi piloti, alla fine della guerra e nella Cecoslovacchia dominata dai comunisti, finirono rinchiusi, senza neanche un regolare processo, in campi di lavoro perchè ritenuti "contaminati" dagli ideali occidentali di democrazia e libertà e quindi una potenziale minaccia per il loro stato.
Veloci e atroci squarci in un racconto che procede a flashback a lungo indugiando sulle imprese amorose ed aeree di questi piloti (realizzazione tecnica di gran livello e resa nonostante il contenuto budget)sbagliando forse così la "direzione" di un film che maggiormente focalizzato sul ritorno ed "accoglienza" in patria di questi eroi-soldati avrebbe saputo realmente dare una grande lezione di cinema e di storia ai polpettoni bellici americani
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