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The Shadow Strays

Regia di Timo Tjahjanto vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Shadow Strays

di alan smithee
6 stelle

locandina

The Shadow Strays (2024): locandina

13 è una super spia, addestrata ed utilizzata per missioni segrete della massima pericolosità da parte di una organizzazione filo governativa di matrice segreta ed ufficialmente ignota, conosciuta come l'Ombra.

La ragazza ha imparato che tutta la sua vita è al servizio della propria unità e che le varie missioni che le vengono conferite, sono l'unico motivo di esistere, tanto da aver perso da tempo ogni emozione o contatto affettivo col mondo esterno, arrivando ad accettare di aver perso una propria identità a favore di uno sterile numero, il 13 appunto, utilizzato per riconoscerla e per individuarla.

Aurora Ribero

The Shadow Strays (2024): Aurora Ribero

scena

The Shadow Strays (2024): scena

 

Dopo una missione in Giappone conclusa in modo positivo, ma con errori fino a poco prima esenti dal curriculum della killer, 13 viene sospesa dalla società segreta e, nel tornare ad una vita casalinga, ma solitaria e riservata, sottoposta a frequenti conti e al dosaggio di diverse pillole per il controllo della psiche, la giovane incontra Monji, un ragazzino di undici anni che ha perso sua madre tossicodipendente a causa di un'organizzazione criminale che le vendeva la sostanza.

Quando Monji viene rapito, 13 andrà contro tutti, anche contro il suo mentore, pur di salvarlo e la sua furia sarà incontenibile, divenendo lei il prossimo obiettivo da acciuffare da parte della famigerata Ombra.

locandina

The Shadow Strays (2024): locandina

Scritto e diretto dal tecnicamente portentoso regista indonesiano Timo Tjahjanto, The Shadow Strays non va certo per il, sottile quanto a storia, primaria ed uguale a tante altre, reiterata all'infinito tra lotte e duelli ove il sangue scorre con getti artistici che paiono fontane regali.

Ma certo, al di là di una narrazione un po' sempre uguale a sé stessa, tutta agguati e lotte sanguinarie che alternano l'arma bianca a raffiche esplosive da carneficina, nonché inseguimenti in corsa o in auto in sé tecnicamente ineccepibili, Tjahjanto, la cui tecnica di sublime ripresa ricorda l'altro indonesiano (di adozione, in quanto originario britannico) Gareth Evans (quello dei due The Raid e del recente Havoc, che ha in comune con Tjahjanto anche l'aver utilizzato spesso l'ormai star indonesiana dell'action, Iko Uwais) tosto che è sa davvero girare in modo sublime, sia a livello di inquadrature, sia a livello di esaltazione del movimento.

scena

The Shadow Strays (2024): scena

scena

The Shadow Strays (2024): scena

 

Le sue sono coreografie esagerate ma magnifiche, in contesti meteorologici resi affascinanti dalle tenebre, da piogge torrenziale o candide nevicate ove il sangue risalta maggiormente, e che assecondano un copione che si ripete in continuazione, con le sue morti violente e i suoi personaggi assurdi e sopra le righe, in realtà perfetti a celebrare uno show lunfo tre due ore e mezza, che, pur sempre uguale a se stesso, non ci si stancherebbe mai di guardare.

Aurora Ribero nei panni di 13 è tosta, coreografica ed esagerata come prevede il copione, adrenalinico ed assurdo, ma capace di tenere incollato allo schermo oltre termini mediamente accettabili.

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