Regia di Alex Parkinson vedi scheda film
Realizzato con professionalità e conoscenza da parte degli autori del mondo dei sommozzatori che lavorano a grandi profondità per saturazione, come si suol dire quando non c'è molto altro da annotare. Diretto dagli stessi registi-sceneggiatori(Alex Parkinson, Mitchell La Fortune, David Brooks) del precedente, è la versione di funzione dell'omonimo documentario tratto da una vicenda vera accaduta negli anni 2010, che è sicuramente migliore perché meno abbellito.
Per aumentare il pathos e l'immedesimazione ma poi di chi, nell'esperienza del giovane acquanauta professionista intrappolato e incatenato ad una griglia metallica a 300 metri di profondità per avere perso l'attracco alla nave in superficie causa tempesta; e sopravvissuto addirittura a 40 minuti senza più ossigeno, si fa largo ricorso tipicamente del cinema, quindi alla sua relazione amorosa con la fidanzata promessa sposa, e trepidante in disperata attesa, di superficie.
Woody Harrelson impersona già l'anziano decano del mestiere, con "forse una decina di anni dalla pensione", in un ruolo per lui di pura convenzione reso certamente senza sbavature e come spesso egli fa in altro tipo di personaggi, andare sopra le righe.
Il famoso attore maori Cliff Curtis interpreta il capitano della nave d'appoggio Andre Jenson.
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