Regia di Hans Petter Moland vedi scheda film
Absolution - Storia criminale (2024): locandina
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Un ormai anziano gangster di nome Thug (un insolitamente macilento o almeno imbolsito Liam Neeson), un tempo abile pugile, scopre di avere seri problemi di salute che si riconducono ad una malattia degenerativa del cervello.
Per questo decide di tagliare i ponti con la malavita per ritrovare, ove possibile, gli affetti familiari trascurati per colpa del suo anomalo lavoro fuori da ogni scema.
Pertanto Thug cerca di ricontattare la figlia superstite, di nome Daisy, scoprendo che quest'ultima è una madre single che cresce con non poche difficoltà e un lavoro discutibile come stripgirl i suoi due figli.
Absolution - Storia criminale (2024): Liam Neeson
Absolution - Storia criminale (2024): Liam Neeson
Nonostante la dura diffidenza della figlia, l'uomo familiarizza col nipote, avvicinando al mondo degli allenamenti di boxe.
Ma il boss locale (il sempre granitico e gibbo esco Ron Perlman) per il quale lavora, e a cui da tempo sta istruendo l'ingraro e sprezzante figlio, non accetta si possa recedere da un contratto che lo lega così proficuamente all'uomo, costringendo Thug a trovare una estrema soluzione attraverso cui far uscire indenni almeno i suoi familiari, tenuto conto che gli restano più pochi mesi di sopravvivenza, a quanto parrebbe.
Absolution - Storia criminale (2024): Liam Neeson, Yolonda Ross
Alla soglia delle sue prime 73 primavere, l'indomito e coriaceoiam Liam Neeson, avvezzo al cinema action con una cadenza di almeno 2/3 film ogni anno da circa un trent'ennio, appare per la prima volta sofferente incarnando questo suo crepuscolare personaggio morente di killer gentiluomo predisposto alla resa.
Il film, che porta la regia corretta, funzionale, ma non proprio innovativa, del regista norvegese Hans Petter Molland, già alle prese con gli eroi imbronciati e problematici del celebre divo americano Neeson (Un uomo tranquillo - 2019), si fa notare proprio per la svolta crepuscolare che ormai anche Neeson accetta di riversare, come valore aggiunto, in capo ai suoi controversi, ma in fondo onesti, eroi e petsonaggi nell'affrontare il calvario che li vede raggiungere un bivio apparentemente senza uscita.
Absolution - Storia criminale (2024): Liam Neeson
Il resto della storia, nel film aleggia una certa ripetitività di situazioni e un romanticismo bonario di fondo che, inevitabilmente, tende a trasudare repertori che ormai sanno di stantio e di visto e rivisto troppe volte.
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