Regia di Naoko Ogigami vedi scheda film
Ripples (2023): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Yoriko è una moglie e madre quarantacinque ne che vive un una casa indipendente di un quartiere borghese di una cittadina giapponese.
Accudisce casa dinanzi ad un marito ed un figlio piuttosto distratti e freddi, restii a manifestare sentimenti nei suoi confronti, e persino il padre infermo di suo marito, che, nonostante sia infermo, cerca ripetutamente di importunarla. Nei giorni terribili che seguirono al disastro delle centrali nucleari a seguito del maremoto generatori nel 2011, fautore di un vero e proprio disastro ecologico nei pressi della centrale di Fukushima, con il frazionamento dell'acqua a causa della forte radioattività sprigionatasi, il marito della donna vigliaccamente fugge di casa.
Poi la donna rimane sola quando il figlio si trasferisce all'università e trova nella solitudine un unico conforto presso una setta religiosa che venera l'acqua.
Ripples (2023): scena
Ripples (2023): scena
Intanto anche il bel giardino fiorito cede alla radioattività e la donna lo converte in un orto di pietre e sabbia da modellare come forma di rilassamento nei momenti liberi.
E se il suocero muore poco dopo, il marito dopo un po' torna a casa annunciando di avere un tumore in stadio terminale.
Pure il figlio si presenta, accompagnato da una fidanzata più anziana di lui e portatrice di un handicap fisico legato al l'udito. I problemi esistenziali che la affliggono spingono la donna sempre più addentro alla eccentrica setta religiosa a cui è iscritta, provando un certo sollievo a lasciarsi andare ai bizzarri riti di gruppo che caratterizzano i cerimoniali delle liturgie.
La valida regista Naoko Ogigami, nota per il riuscito Close-Knit (2017), visto in Concorso al Far East nr. 19 di Udine, trova nel personaggio inquieto ed umorale di Yoriko (molto efficacemente resa dalla brava attrice Tsuitsui Mariko) il tassello più efficace e pertinente per descrivere i rimandi poco lodevoli di una società classista e maschilista ancora oggi a volte protesa a dar luogo a derive patriarcali che paiono davvero discriminanti ed odiose.
Ripples (2023): scena
Ripples (2023): scena
Con uno stile che non esclude una certa carica di ironia, utile ad esaltare certi momenti di scoramento a causa della tensione anche schizofrenica che certi comportamenti creano nella protagonista, necessari narrativamente per evidenziare il disagio di una donna sempre più sola e sempre più disamorata ed afflitta a causa della ingratitudine delle persone a lei più prossime, Ripples, ovvero "increspature" - quelle che la protagonista applica sulla sabbia del nuovo giardino spoglio ed avveniristico, ma non solo quelle - sonda in profondità ambienti familiari in cui incomunicabilità e mancanza di sentimento diventano argomenti utili per smembrare una solidità famigliare in crisi evidente.
Restando molto legato il film a costumi ed usi tipicamente nipponici che rendono l'opera sia affascinante sia inquietante.
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