Regia di James Hawes vedi scheda film
Un ingegnere informatico della CIA (Malek) si ritrova improvvisamente vedovo dopo che l'amatissima moglie è stata uccisa da un commando di non meglio identificati terroristi a Londra. L'uomo chiede aiuto ai superiori, che sono più che mai invischiati nella faccenda. Così decide di sistemare le cose da solo, dando la caccia per gli stati di mezza Europa agli assassini della donna, anche grazie all'aiuto (involontario) di un addestratore della stessa CIA (Fishburne, cinico al punto giusto) e di un hacker dalle sembianze inaspettate.
Tra videocamere piazzate ovunque, informatica più fantascientifica che avveniristica e dialoghi in cui Malek si sente chiedere se desideri anche un'Aston Martin (già che c'è), il regista James Hawes confeziona un revenge movie tratto da un romanzo di Robert Littell - già adattato nel 1981 - partendo da una base stravista (l'uccisione della persona amata) per poi trasformarla in uno scontro tra Davide e Golia con abito da nerd. È una rivisitazione ultraleggera de I tre giorni del Condor, ma con meno paranoia e più VPN. Qualche scena è davvero indovinata (il crollo della piscina sospesa nel vuoto vale il biglietto), i colpi di scena non mancano e il cervello può andarsene in vacanza per un paio d'ore con la dovuta soddisfazione. Certo, la trama sfida spesso la verosimiglianza - con il nostro "dilettante" (vedi il titolo originale) che si muove da Istanbul alla Russia braccato da tutti, ma sempre un passo avanti e non è detto che per Hawes, più incline all'intimismo (One Life, Slow Horses), sia nel suo elemento naturale. Ma pazienza: se si accetta il gioco, l'amateur funziona meglio di tanti professionisti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta