Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
VOTO 10/10 Considerato oggi da molti il capolavoro di Kubrick insieme a 2001:Odissea nello spazio (basta consultare siti americani come Rotten tomatoes e Metacritic per rendersene conto), "Il dottor Stranamore" è un ottimo esempio di satira politica e antimilitarista: dopo "Orizzonti di gloria", Kubrick torna a prendersela con la follia militaresca e l'irresponsabilità dei comandanti degli eserciti, anche se, stavolta, con un tono ironico-farsesco assai distante dalla requisitoria del film precedente. La messa in scena è, come sempre in Kubrick, assai rigorosa nel valorizzare le diverse componenti del linguaggio filmico (qui particolare attenzione è rivolta alle scenografie, disegnate da Ken Adam, come la celebre "war room" del Pentagono o il comando della base del folle generale Ripper), mentre la direzione d'attori è superlativa, con un triplo Peter Sellers al culmine del suo scatenato fregolismo istrionico e un ottimo supporto da parte di attori come George C. Scott e Sterling Hayden, che interpreta il folle generale Jack D. Ripper (Jack lo Squartatore) che dà l'ordine di bombardare i sovietici. Da notare che il romanzo originario, Red alert, trattava la vicenda in toni drammatici, mentre Kubrick, grazie anche alla presenza del co-sceneggiatore Terry Southern, decise di adottare il prevalente registro di commedia, sicuramente azzeccato e ben riuscito, considerata anche l'epoca da guerra fredda che si stava attraversando allora. Tra i personaggi, quello che rimane più impresso è sicuramente lo scienziato nazista paralitico dottor Stranamore, che appare nelle sequenze finali, inquadrato nell'ombra come se sorgesse dalle tenebre prima di tenere un discorso al limite del delirio sul rinnovamento della specie, e che, nonostante il talento comico di Sellers, rimane ancora profondamente inquietante. Poco considerato dalla critica di allora, soprattutto quella italiana che sminuiva ampiamente Kubrick, candidato a quattro premi Oscar fra cui miglior film, miglior regista e migliore attore ma sconfitto in tutte le categorie da "My fair lady" di George Cukor, che è un signor film ma che non raggiunge la geniale mescolanza di black comedy e appassionata denuncia dei rischi del militarismo di "Stranamore", che almeno si è preso la rivincita su diverse liste dei migliori film della Storia.
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