Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Anatomia di un rapimento (1963): locandina
L'abile imprenditore Kingo Gondo (Toshiro Mifune) sta per scalare il controllo di una nota impresa calzaturiero giapponese di cui è socio ed amministratore, beffa do il resto del consiglio a lui ostile.
Per questo ha chiesto in prestito una ingebte somma che gli serve per attuare il suo piano.
Ma mentre sta define do gli ultimi dettagli della sua operazione ostile, una telefonata lo informa che suo figlio, che poco prima stava giocando spensierato con il figlio coetaneo del suo autista, è stato rapito.
Per riaverlo indietro dovrà sborsare una cifra ingente moto, simile a quella ottenuta per la scalata alla sua società. Deciso a salvare il figlio, l'uomo contratta con il rapitore e cerca di definire i dettagli dello scambio.
Salvo scoprire che suo figlio è libero e che il rapinatore ha sottratto inavvertitamente il figlio del suo autista.
Kondo rimane dell'idea di pagare il riscatto ugualmente, e lo scambio avviene durante un viaggio ricambolesco in treno.
La polizia, nonostante fosse stata messa al corrente, non riesce a catturare il rapinatore che scaltramemte si dà alla fuga.
L'azione ora si sposta all'imprenditore, finito sul lastrico, licenziato ma con la coscienza a posto, sul giovane ed ambizioso ispettore Tokura (Tatsuya Nakadai), che riesce a scoprire il covo del rapinatore, trovando i peraltro due complici morti di overdose.
Dopo una complessa indagine, anche l'ispettore troverà la sua soddisfazione arrestando lo scaltro rapinatore ed assassino, mentre Kondo riuscirà poco dopo a tornare in sella ad una impresa concorrente della sua precedente, caduta in disgrazia con il licenziamento del provbido consigliere ed azionista.
Akira Kurosawa si dimostra un gran talento anche col genere noir, gebere non tipo o della filmografia del grande cineasta nipponico e a cui egli fa ritorno per la terza vota dopo i positivi esiti di Cane randagio) 1949) e I cattivi dormono in pace (1960).
Questo noir, datato 1963, strutturato in modo complesso, lambiccato ma anche teso e convincente, si sviluppa trasponendo il romanzo poliziesco Due colpi in uno di Ed McBain.
Con questo film Kurosawa da una parte realizza il suo film più stilisticamente "americano", e dall'altra finisce per influenzare numerosi registi occidentali, che in diverse occasioni si ispirano a tale trama dall'incipit galvanizzato.
Il più recente caso è Steven Soderberg con il suo serial Full Circle, incentrato appunto sulle dinamiche e conseguenze di un rapimento fallito per interposta persona.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta