Regia di Yoshimi Itazu vedi scheda film
Negli anni 70 George Romero ci disse in faccia, ed in modo violento, di essere tutti Zombi. Morti che vagano dentro un centro commerciale. Ci aveva avvisato lui, di cosa saremmo diventati. Quello stile di vita che negli anni 50 cominciò proprio in America con il primo centro commerciale aperto e che oggi si è diffuso nel mondo. Il centro commerciale: simbolo del consumismo, del frullato, dell'assorbente accanto a latte pomodori e olio per motori. L'annullamento della coscienza. Molte generazioni si sono trovate d'accordo col regista americano, col suo pensiero.
Come sia possibile che io, cresciuto con i suoi film, possa amare questo The Concierge che parla della vita di una assistente alla vendita in un grande magazzino di lusso, per giunta! No, è impossibile. La beffa sta nel fatto che il film è tratto dal manga di Tsuchika Nishimura che, da quel poco che si conosce e si apprende - è inedito da noi - è proprio una critica al consumismo!!! In pieno stile Romero ma con una delicatezza diversa sia nel tratto che nel racconto.
Yoshimi Itazu, il regista (che ha lavorato anche con Satoshi Kon, pazzesco!), prende quel manga e lo trasforma in un elogio al consumismo, all'uniformità, al totalitarismo del lavoro, al lusso. Avrà avuto paura di osare?
Un film a tratti osceno - pare una pubblicità, uno spot alla perfezione luccicante - la celebrazione del nulla.
Si, va bene, ammetto: disegnato, montato, musicato, egregiamente.
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