Regia di Bianco Manini vedi scheda film
Sam e John sono due banditi che attraversano il Messico sotto mentite spoglie, indossando tonache da sacerdote. Il rivoluzionario generale Miguel salva loro la vita e vuole che i due si uniscano al suo gruppo di guerriglieri a caccia di un prezioso bottino. Sam e John, appena possibile, se la svignano per mettersi in proprio sulle tracce del tesoro.
Per gli amanti delle curiosità e delle pellicole più bizzarre del cinema di genere nostrano, Partirono preti, tornarono… curati è una vera e propria chicca. Tanto per cominciare perché si tratta dell’unica regia e dell’unica sceneggiatura mai firmate da tale Bianco Manini (che però come regista viene accreditato con lo pseudonimo di Newman Rostel), che peraltro lavora su un soggetto di Ofelia Minaldi, che è fortemente probabile sia la compagna di Manini (vedremo in seguito il perché). E poi bisogna considerare di pari passo l’assurdità del titolo – comunque azzeccato, va riconosciuto – e della storia, una specie di road movie in salsa western nel quale non ci sono buoni, né cattivi, ma solo perdenti, caratteristica che idealmente accomuna di più il lavoro alla commedia all’italiana che al filone spaghetti western. In ultimo non si dimentichi che, uscito nel 1973, questo lavoro scomparve molto presto per riemergere solamente sul web oltre mezzo secolo più tardi: è anche così che nascono i fenomeni di culto cinematografico. Per quanto riguarda il film più nello specifico, Manini non fa neppure un brutto lavoro, mantiene il ritmo sempre sufficientemente alto e ha peraltro dalla sua un’accoppiata di protagonisti efficace formata da Riccardo Salvino (a dirla tutta abbastanza anonimo) e Lionel Stander, che fa sostanzialmente il bello e il cattivo tempo, dominando la scena ogni volta che entra nell’inquadratura (pressoché per tutta la durata dell’opera, fortunatamente). Sono della partita anche Clara Hopf, all’esordio come attrice e in seguito attiva nel cinema come truccatrice, e Giampiero Albertini, l’unico a tener testa a Stander in quanto a personalità. Curiosità: Manini aveva rivestito il ruolo di produttore in alcuni titoli minori, ma anche in Quien sabe? (1967) di Damiano Damiani; curiosità nella curiosità: Ofelia Minaldi risulta sempre accreditata come assistente del produttore nelle pellicole in cui lavora Manini, da cui la deduzione di cui sopra. 3,5/10.
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