Regia di Alfred Vohrer vedi scheda film
Uno dei tanti gialli teutonici ma di ambientazione britannica prodotti negli anni 60' e tratti dalle opere di Edgar Wallace. Ma dell'omonimo romanzo, uno dei più noti dello scrittore inglese, la sceneggiatura di questo IL LACCIO ROSSO, riprende solo il modus operandi dell'assassino (non difficile da intuire) e la sua rivelazione nel concitato finale. La pellicola diretta dal solito Alfred Vohrer, preferisce guardare al classico di Agata Christie DIECI PICCOLI INDIANI, un plot straabusato ma che riesce sempre nell'intento di catturare l'attenzione del pubblico. Ci si concentra molto sul senso di isolamento trasmesso da questo castello, i cui occupanti, tutta gente dell'alta società, sono costretti a condividere, guardandosi con paura e sospetto. Si alternano situazioni da cinema thrilling a tentativi umoristici non sempre riusciti, affidati al comico tedesco Eddi Arent, una presenza abituale in questi film tratti da Wallace. Da segnalare la presenza di un nevrotico Klaus Kinski, già pronto per le successive interpretazioni di personaggio ambiguo e psicolabile. Non si registra nulla di eclatante, una piccola produzione a basso costo che piacerà a quel pubblico amante di un certo cinema retro'. Nel complesso un risultato gradevole e dignitoso.
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