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Parthenope

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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La recensione su Parthenope

di giulmar
10 stelle

qui siamo al film capolavoro, bello poetico suggestivo, emozionante, sulla bellezza dell'essere giovani e di una città dalle mille contraddizioni e tanto mistero. Sorrentino si riconferma nell'Olimpo dei grandi maestri del cinema.

Parthenope ...... è un film meraviglioso!  è una manifestazione di amore  sconfinato di Sorrentino verso la propria città Napoli e quindi di grande sofferenza nel vedere i mali di essa senza poter fare niente. Chi ama Napoli come me e vede questo film si commuove perché Napoli è esattamente questa e lo dice Sorrentino con questa sua ennesima poesia. Parthenope è una ragazza meravigliosa, bella, intelligente, scaltra, dalla risposta sempre pronta, come avviene per tutte le sirene, gli uomini che le si avvicinano non possono fare a meno che restare "tramortiti", e chi non lo è diventa oggetto della sua curiosità e attrazione, come il poeta inglese ma soprattutto il professore. Chi la desidera, ma ancor di più la ama,   lo fa come di più non sarebbe possibile, soffre, preso da un dolore che non riesce a gestire... ( questo viene sottolineato dal famoso brano di Cocciante, uno tra i più struggenti da lui composto: "era già tutto previsto".).. un dolore quindi che distrugge l'anima e alla fine , la vita. Un dolore anche dovuto al fatto di non riuscire a comprendere il motivo per cui questa "sirena" è attratta dalle bruttezze, dalle sconcezze, dalle oscenità, Parthenope infatti è una donna che attrae tutti, ma lei è attratta da altro, non si accontenta della normalità di un amore bello, regolare, al contrario vuole, da donna libera quale è, continuamente sperimentare il brutto, (.. infatti dirà .."bellissimo" al figlio mostruoso del professore...), lo scandaloso, lo sconcertante, ha sete di sperimentare , di conoscere gli uomini nella loro essenza più profonda, appassionata infatti di antropologia, in realtà vive per osservare e capire. Parallelamente quindi è vista Napoli, una città bellissima, che si può amare come di più non si potrebbe, e quindi si soffre perché potrebbe essere una città normale, ben vissuta e invece...come Parthenope.... è attratta da tante bruttezze, tante contraddizioni, dovute probabilmente, come sostiene il regista, alla natura umana del suo popolo (ecco il tema antropologico inserito nel film) che è fatto così, ama ...danneggia... festeggia.. ma continuando così....."alla fine della vita resterà solo l'ironia"..! Per il resto, come si è abbondantemente già commentato, rimane un film in pieno stile sorrentiniano, molto visivo più che parlato, magistralmente interpretato, ( strepitosa la prestazione di Luisa Ranieri nel suo ruolo di diva decaduta, per me la migliore del film!! ) e diretto: ...silenzi ... paesaggi....musiche..inquadrature che ricordano lo stile felliniano....espressioni molto intense... Il film a tanti non è piaciuto, anzi è stato disprezzato e aspramente criticato, be' in realtà si comprende bene anche questa parte di opinioni, data la presenza di certi eccessi, certe estremizzazioni sconfinanti abbastanza nella blasfemia..... In effetti, per apprezzarlo bisogna entrare in sintonia con esso, e poi, come dice il professore ( interpretato da un formidabile Silvio Orlando)..."tu vuoi la mia amicizia..e allora se vogliamo essere amici...io non giudicherò mai te e tu non dovrai mai giudicare me...!

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