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Memoir of a Snail

Regia di Adam Elliot vedi scheda film

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La recensione su Memoir of a Snail

di alan smithee
8 stelle

locandina

Memoir of a Snail (2024): locandina

CINEMA OLTRECONFINE

"Si può capire la vita solo guardandosi indietro, ma per viverla bisogna andare avanti" .

Grace Pudel è una ragazzina australiana nella Melbourne degli anni '70, che vive nel disagio il piccolo handicap fisico che l' ha vista nascere col labbro leporino.

È sorella gemella di Gilbert, orfana di madre e con un singolare padre di origini francesi di nome Percy, un ex giocoliere, divenuto paraplegico e col vizio del bere.

L'emarginazione patita dalla bimba in età infantile induce Grace a sviluppare l'hobby di collezionare lumache, sia esse vive, sia sotto forma di oggettistica da arredo.

Permane un rapporto simbiotico col fratello gemello Gilbert, destinato ahimè ad infrangersi improvvisamente con la morte del padre, quando gli assistenti sociali crudelmente separano i gemelli. E se Grace viene cresciuta da Ian e Narelle, gentili ma spesso assenti in quanto scambisti, sorte peggiore occorre a Gilbert, finito a vivere come uno schiavo presso una famiglia di contadini di fondamentalisti religiosi. Poi entra in scena la carismatica vecchietta Pinky, un marito vizioso, ed altre vicissitudini che comica o è contribuiscono a rendere unica, tra dramma e poesia, la vita della tenera Grace.

scena

Memoir of a Snail (2024): scena

Memoir of a Snail è un delizioso, delicato e drammatico film d'animazione australiano del 2024, girato in stop-motion ma inevitabilmente riservato ad una utenza adultia.

Scritto, prodotto e diretto da Adam Elliot, il film è liberamente ispirato alla vita del suo autore, trasfigurano nella tribolata esistenza della solitaria e disadattata Grace Pudel.

Un piccolo, delizioso e a tratti commovente gioiello di film d'animazione che sa divertire, ma anche tratteggiare i dettagli di una esistenza precaria, in un mondo travagliato da fanatismo, maniacalità, vizi segreti, ma anche per fortuna contornato da persone altruiste e positive, entro cui primeggia la figura ironica e amabile della anziana ma tosta Pinky.

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