Regia di Adam Cooper vedi scheda film
Nonostante alcune incertezze, il film mantiene una tensione costante e un’intensità coinvolgente.
Sleeping Dogs (2024): locandina
Sleeping Dogs (2024) di Adam Cooper è un thriller psicologico che cattura immediatamente l’attenzione. Russell Crowe torna come non lo si vedeva da anni con un’interpretazione intensa e magnetica. Il film costruisce un mondo ambiguo e teso, dove dettagli e silenzi creano costante suspense e un senso di inquietudine. Ha diviso il pubblico: la critica lo ha in gran parte respinto, mentre gli spettatori ne hanno apprezzato atmosfera, ritmo e l’intensità dei personaggi. In Italia, il film è stato distribuito direttamente in streaming su Prime Video, senza passare dalle sale.
Roy Freeman (Russell Crowe), ex detective della omicidi che lotta contro l’Alzheimer, si sottopone a un trattamento sperimentale per stimolare la memoria, ma durante questo percorso viene nuovamente coinvolto in un vecchio caso che aveva seguito anni prima: l’omicidio del professor Joseph Wieder (Marton Csokas), allora indagato insieme al partner Jimmy Remis (Tommy Flanagan). Isaac Samuel (Pacharo Mzembe), condannato a morte per quell’omicidio, si dichiara innocente e chiede l’aiuto di Freeman per chiarire la propria posizione.
Costretto a fare affidamento su vecchi fascicoli, registrazioni dell’epoca e sui pochi ricordi che riaffiorano grazie al trattamento, il detective si confronta con persone legate al caso, tra cui Laura Baines/Elizabeth Westlake (Karen Gillan) e Wayne Devereaux (Thomas M. Wright), ognuno con un ruolo nel mistero da ricostruire. Man mano che ricompone i dettagli, deve districarsi tra informazioni incomplete e ricordi incerti, cercando di districare la verità in mezzo a ricordi incerti e informazioni incomplete.

Adam Cooper, alla sua prima esperienza come regista e co-autore della sceneggiatura insieme a Bill Collage, adatta il romanzo Il libro degli specchi di Eugen Ovidiu Chirovici in un thriller psicologico intenso e coinvolgente. La regia utilizza luci, inquadrature e silenzi per evidenziare la vulnerabilità e lo smarrimento del protagonista, mentre la sceneggiatura approfondisce memoria, colpa e responsabilità, guidando lo spettatore attraverso un intreccio complesso e pieno di ambiguità. Pur con qualche passaggio frammentario e scene più complesse che mostrano i suoi limiti, l’intreccio mantiene alta la tensione e cattura l’attenzione grazie ai conflitti e alle scelte tormentate dei personaggi.

Russell Crowe resta il fulcro del film, incarnando un detective segnato dal tempo e dalla malattia, la cui lotta personale si intreccia con il mistero dell’omicidio da risolvere. Karen Gillan, nei panni di Laura Baines/Elizabeth Westlake, porta sullo schermo un personaggio ambiguo, dalla natura di “femme fatale”: la sua presenza aumenta il senso di incertezza e mantiene vivo il sospetto, rendendo ogni interazione carica di tensione. Marton Csokas e Tommy Flanagan contribuiscono a delineare il passato del caso, incarnando figure che hanno un peso concreto nel percorso di Freeman, mentre Thomas M. Wright e Pacharo Mzembe introducono sfumature morali e psicologiche, accentuando conflitti e ambiguità. Insieme, il cast costruisce un mosaico di relazioni complesse, ogni personaggio aggiunge profondità alla suspense. Tutti contribuiscono a mantenere il ritmo serrato della narrazione.

Sleeping Dogs mostra limiti evidenti, sia nella gestione di alcune scene complesse sia nei passaggi più frammentari della trama, ma riesce comunque a mantenere una tensione costante e un’intensità coinvolgente. Il film esplora temi delicati come fragilità, memoria e responsabilità, intrecciando la dimensione personale del protagonista con il mistero da risolvere. La narrazione guida lo spettatore attraverso dubbi, ambiguità e conflitti morali, creando un percorso che stimola la riflessione sui limiti della percezione e della verità. Il finale, pur risultando in parte prevedibile, riesce a sorprendere in piccoli dettagli inattesi, regalando quel “ah” che chiude con forza il viaggio di Roy, lasciando un’impressione duratura, senza sciogliere del tutto la tensione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta